La Bulgaria non ha avuto negli ultimi anni la stessa risonanza dell’Ungheria di Viktor Orban. Eppure anche a Sofia c’è stato negli ultimi due anni un governo radicalmente spostato a destra. Domenica prossima, 26 marzo, si torna però al voto in elezioni anticipate e decisamente più equilibrate di quelle dell’ottobre 2014, quando il crollo del Partito socialista consentì la formazione di un governo (seppur di coalizione) nuovamente guidato dal leader del principale partito di centrodestra (GERB), Boyko Borissov.
Domenica, dunque, in Bulgaria si voterà per elezioni anticipate alle quali partecipano varie formazioni politiche, solo cinque delle quali, stando ai sondaggi, supererebbero lo sbarramento del 4% ed entrerebbero dunque nel parlamento di Sofia.
In questo contesto di estrema frammentarietà a rivelarsi decisivi per arrivare a una maggioranza potrebbero allora essere i partiti minori. E, su tutti, un nuovo partito populista, vera e propria componente tradizionale delle elezioni bulgare (ne nasce almeno uno nuovo ad ogni competizione elettorale: all’ultimo giro era toccato a Bulgaria senza censura, creato dal presentatore televisivo e oggi eurodeputato Nikolay Barekov). Stavolta il partito accreditato di più consensi è Volya (Volontà), nuova formazione politica dell’imprenditore farmaceutico Veselin Mareshki, già candidato alle ultime presidenziali quando ha ottenuto oltre l’11% dei voti.
Mareshki è un ricco imprenditore, già ribattezzato “Trump bulgaro”, proprietario di una catena di farmacie e di pompe di benzina diffusi in tutto il Paese che praticano prezzi concorrenziali.
Il sondaggio del Centro per analisi e marketing pubblicato oggi a Sofia indica che ai primi due posti ci sono il partito conservatore Gerb e i socialisti. Seguono il partito della minoranza turca Dps e la coalizione nazionalista. La sorpresa sarebbe il nuovo partito Volia (Volontà) dell’imprenditore Vesselin Mareshki, che, secondo le previsioni, raccoglierebbe il 4,2% dei voti, piazzandosi al quinto posto delle preferenze.
Mareshki, imprenditore della città di Varna, sul Mar Nero, è proprietario di una catena di farmacie nelle quali i prezzi dei medicinali sono del 5-10% più bassi rispetto alle altre farmacie. Ultimamente ha aperto alcune stazioni di rifornimento nelle quali il carburante si vende a prezzi più bassi del 15% e oltre. Al primo turno delle presidenziali nel novembre scorso aveva ottenuto a sorpresa l’11,17% dei voti, piazzandosi al quarto posto fra i candidati. Ora lo stesso Mareshki dichiara che Volia sarà la grande sorpresa al prossimo voto. L’imprenditore promette di raccogliere un miliardo di euro dalla lotta al cartello dei carburanti in Bulgaria, da investire nelle Pmi, e un altro miliardo di euro dal contrasto al contrabbando.