Nell’occhio del ciclone per alcuni “incidenti di percorso” afferenti alla Giunta, il Campidoglio approva il codice di comportamento dei dipendenti di Roma Capitale in accordo con le indicazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Fra le misure più rilevanti introdotte, particolare severità e rigore nell’accettazione di regali da parte dei dipendenti e diritto all’anonimato per i whistleblower, ossia chi denunci illeciti e irregolarità amministrative. Secondo il nuovo codice, sui dirigenti graverà anche la responsabilità di vigilare sul rispetto delle misure per la prevenzione e il contrasto della corruzione. Le disposizioni prevedono il dovere di segnalare ai superiori (fermo restando l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria) eventuali comportamenti illeciti di cui si venga a conoscenza. Il “dipendente che segnala un illecito ha il diritto di essere tutelato” anche con la “tutela dell’anonimato dell’identità del segnalante, fatta eccezione per i casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione”, si legge nel testo approvato. E Ancora: “Il dipendente non accetta per sé o per altri regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e delle consuetudini”. Tale “modico valore” è quantificato in una cifra fino a 100 euro annui, mentre nel codice precedente – datato 2013 – il limite orientativo era di 150 euro.