Assicurare l’innovazione nella PA locale, e promuovere nei cittadini la conoscenza dei nuovi diritti e doveri connessi alla digitalizzazione: sono le indicazioni politiche che arrivano dalla giornata di approfondimento sul nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), promosso ad Aosta, martedì 20 dicembre, dal Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta. Giovanni Barocco, responsabile politico del CELVA per i processi di innovazione degli enti locali, nel suo intervento introduttivo ha dichiarato: “Dal 31 dicembre del 2017 sarà rivoluzionato il rapporto tra cittadini e amministrazioni pubbliche: i cittadini potranno accedere ai servizi pubblici con un unico nome utente e un’unica password e potranno avere un domicilio digitale con cui inviare e ricevere dalle pubbliche amministrazioni comunicazioni e documenti per via digitale. Per prepararsi a questo importante appuntamento e – soprattutto – per accompagnare le fasce sociali più fragili, i nostri Comuni si stanno attrezzando in tempo utile. In questa fase è necessario approfondire la conoscenza dei temi, sia da parte dei decisori politici, sia per quanto riguarda gli addetti di front e back-office”. Barocco ha poi proseguito: “Nell’era delle autostrade digitali, ci confrontiamo sui temi banda larga e della dematerializzazione, ma dobbiamo soprattutto perseguire il nostro impegno, di comune accordo con la Regione, di revisionare i processi e di esprimere pienamente un nuovo modello organizzativo, che archivi definitivamente “carta, penna e calamaio” a favore del digitale”.
Per questo motivo, è stato coinvolto l’avvocato Ernesto Belisario, “digital champion” e fra i massimi esperti della materia a livello nazionale, nonché membro del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quale formatore d’eccezione per Sindaci, segretari e responsabili degli uffici, ha evidenziato come sia “necessario imparare un nuovo alfabeto digitale, ma anche ridisegnare le procedure contro gli sprechi di tempo e denaro”. Fra gli elementi di maggior interesse della giornata, è stato sottolineato come dal 14 settembre 2016, data di introduzione del nuovo CAD, le comunicazioni e le notifiche inoltrate dalle persone giuridiche con mezzi diversi dalla PEC risultano nulle, così come le amministrazioni devono individuare al proprio interno le figure dotate di adeguate competenze, tecnologiche e manageriali, incaricate della fase di transizione alla modalità operativa digital e dei conseguenti processi di riorganizzazione, che dovrebbero infine portare alla realizzazione di un’amministrazione digitale aperta.