Da gennaio 2017 sarà obbligatorio e pienamente operativo il registro telematico del vino, che consentirà di eliminare gli adempimenti cartacei, compresi quelli connessi alla vidimazione. L’attivazione del registro telematico del vino rientra nei piani di semplificazione previsti dalla legge Campolibero. Dopo il periodo di sperimentazione, che ha coinvolto circa il 30% della produzione nazionale, entra così nel vivo della dematerializzazione questo nuovo sistema. Trasparenza e tracciabilità saranno il filo conduttore di questo programma che rende l’Italia l’unico Paese al mondo ad avere i dati sulla produzione vinicola in tempo reale grazie ad un registro telematico. “E’ un lavoro che vogliamo fare insieme alla filiera e proprio per questo per i primi mesi di applicazione abbiamo previsto una fase transitoria senza sanzioni – ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina -. Come governo abbiamo preso un impegno preciso: rispondere alle esigenze delle aziende e farlo nel più breve tempo possibile. E’fondamentale continuare questa operazione di taglio della burocrazia per sostenere il settore vitinicolo e l’intero agroalimentare, motori dell’economia italiana”.