L’economia a stelle e strisce cresce più del previsto e Wall Street è ai massimi (DJ 19.792,53). Pertanto la Fed alza i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli allo 0,50-0,75%. Si tratta del primo aumento del 2016 e del secondo da dieci anni. La Fed prevede tre aumenti dei tassi di interesse nel 2017, più dei due stimati in settembre. E’ quanto emerge dai ‘dot plot’, la tabelle con le previsioni per le prossime mosse di interesse che accompagnano il comunicato finale della due giorni di riunione. L’economia americana ”assicura solo aumenti graduali dei tassi d’interesse”. I rischi all’outlook sono ”bilanciati”, il mercato del lavoro ha continuato a rafforzarsi e la crescita è moderata. Immediati gli effetti sui mercati. Questa mattina l’euro è andato sotto quota 1,05 dollari dopo la stretta di ieri della Federal Reserve Usa e l’annuncio che probabilmente aumenterà il passo dei rialzi dei tassi nel 2017. Il dollaro si apprezza così sui mercati globali, mentre la moneta unica europea scende dello 0,5% a 1,0487 sfiorando il minimi di 1,046 degli ultimi 21 mesi. Non a caso, la Fed rivede al rialzo le stime di crescita per il 2016 e il 2017. Il Pil americano crescerà quest’anno dell’1,8-1,9%, piu’ dell’1,7-1,9% previsto in settembre. Il prossimo anno la crescita è stimata a 1,9-2,3%, rispetto all’1,9-2,2% precedentemente previsto. Janet Yellen, la signora della Fed, assicura: ”Non cerco di dare consigli alla nuova amministrazione Trump, ma il rapporto debito-Pil deve essere tenuto in considerazione nel definire le politiche di bilancio e gli stimoli – e ha poi aggiunto – L’aumento dei tassi di interesse è un voto di fiducia sull’economia americana”.