Corte costituzionale particolarmente indaffarata di questi tempi. Oltre al giudizio di legittimità sull’Italicum, che tutti aspettano per il 24 gennaio prossimo, la Consulta esaminerà nella camera di consiglio dell’11 gennaio 2017 anche l’ammissibilità delle richieste relative a tre referendum abrogativi tutte concernenti disposizioni in materia di lavoro, comprese le misure presenti nel Jobs Act. Le richieste sono già state dichiarate conformi alla legge dall’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione, con ordinanza depositata il 9 dicembre 2016. Proposti dalla Cgil, che ha raccolto oltre 3 milioni di firme a sostegno, i referendum consentiranno ai cittadini di pronunciarsi sulla cancellazione o meno delle norme del Jobs Act che hanno modificato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e quindi la possibilità di licenziamento; di abrogare le disposizioni che limitano la responsabilità in solido di appaltatore e appaltante, in caso di violazioni nei confronti del lavoratore; di eliminare i cosiddetti voucher, ossia i buoni lavoro per il pagamento delle prestazioni accessorie.