Cresce la povertà sanitaria in Italia. Sempre più famiglie si vedono costrette a rivolgersi agli enti assistenziali per ottenere le medicine di cui hanno bisogno. E’ quanto emerge dal Rapporto ‘Donare per curare: Povertà sanitaria e Donazione Farmaci’, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico e presentato oggi a Roma.
“La povertà sanitaria, in Italia, appare nella sua fase più drammatica – ha affermato Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus -. Mai tante famiglie sono state costrette a rinunciare alle cure. Avere conoscenza dell’esatta portata del fenomeno ci aiuta a svolgere la nostra mission”.
In 3 anni, si legge nel documento, la richiesta di farmaci è salita del 16%. Gli utenti complessivi sono cresciuti nel 2016 del 37,4% con i 1.663 enti sostenuti da Banco Farmaceutico che hanno aiutato oltre 557mila persone, il 12% dei poveri italiani. Gli aumenti maggiori si evidenziano al Nord Ovest (+90%) e al Centro (+84%). La crescita più significativa è tra gli stranieri (+46,7%), i maschi (+49%) e le persone sopra i 65 anni di età (+43,6%).
Il raccolto generato dalla Giornata di Raccolta del Farmaco, pari a quasi 354mila confezioni, ha consentito di coprire il 37,5% del fabbisogno espresso. A queste, tuttavia, sottolinea il Banco Farmaceutico, vanno aggiunte 1,2 milioni di confezioni raccolte nei primi 8 mesi del 2016 attraverso il sistema delle donazioni aziendali.