L’Anci scende in campo a favore dei 2500 Comuni che hanno abbandonato Equitalia e chiede, durante un’audizione alla Camera sul decreto legge fiscale, che ci sia parità di trattamento sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Significa dare loro la possibilità di rientrare, se lo vogliono, nelle procedure di riscossione agevolata (niente sanzioni e interessi) previste dal decreto per le cartelle di Equitalia. “La modifica è necessaria – ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro -per mettere sullo stesso piano tutti i contribuenti. La rottamazione – ha aggiunto – potrebbe risultare conveniente per molti Comuni che attualmente non si servono di Equitalia, perché anche se si abbassa l’introito potenziale, il taglio delle sanzioni allarga la possibilità di riscuotere”. “Su questa modifica, come pure su una maggiore rateizzazione del dovuto, il Governo – interviene il viceministro Enrico Zanetti – è aperto al confronto, purché sia garantita la tenuta finanziaria della riforma”. Anche sull’altra misura cardine della manovra fiscale, cioè la riapertura della voluntary disclosure sui capitali nascosti all’estero, si dice ottimista il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. “La voluntary bis – interviene in audizione – può essere una buona occasione perché un congruo numero di persone si metta in regola, visto che aumenta sempre di più lo scambio di informazioni fiscali a livello internazionale”. Orlandi ha anche sottolineato che la fatturazione trimestrale delle fatture emesse e ricevute sarà “essenziale” per combattere l’evasione Iva e in particolare il fenomeno dell’imposta dichiarata e non versata, passata da 6,9 miliardi nel 2010 a 8 miliardi nel 2014.