L’Anci sostiene che le misure contenute nel Dl fiscale possono portare effetti positivi anche a vantaggio dei Comuni.
In una nota spiega, infatti, che la ‘rottamazione dei ruoli’, con l’abolizione delle sanzioni estesa anche alle entrate locali può consentire, in determinati casi, il recupero di quote che attualmente sono di incerta esigibilità, con evidente vantaggio sui bilanci relativamente ai flussi di cassa, alla cancellazione di residui incerti, alla riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Il testo – secondo l’Anci – presenta però alcune incongruenze e criticità che andrebbero risolte nell’esame parlamentare.
Innanzitutto – si legge nella nota dell’associazione dei Comuni – esiste un problema di metodo: la ‘rottamazione’ delle cartelle non dovrebbe costituire un’imposizione per i Comuni. E’ auspicabile che sia data possibilità alle singole amministrazioni di aderirvi o meno, sia in ragione del pieno rispetto dell’ autonomia degli enti locali, sia per non danneggiare i Comuni che hanno più sistematicamente lavorato nell’accertamento delle proprie entrate.