L’inglese è la lingua del mondo. Non ci sono dubbi, tant’è che ormai si parla di “Globish”, global english. Purtroppo, nel nostro Paese gli english speaking sono ancora elite di minoranza, anche all’interno della Pa. Si spiega così il senso della dichiarazione del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, resa durante la celebrazione per i 110 anni della Cgil presso la Camera del Lavoro: “Se vogliamo una città aperta, che voglia confrontarsi con il turismo, dobbiamo trovare una formula per cui la componente dell’amministrazione comunale che si confronta con il visitatore un po’ di inglese lo deve parlare. In una città internazionale come Milano – ha aggiunto – anche noi che lavoriamo in Comune, quantomeno chi si confronta con il pubblico, dobbiamo sull’inglese fare uno sforzo in più”. Un appello sostanzialmente accolto dal segretario generale della Camera del Lavoro, Massimo Bonini. “L’idea è corretta, se Milano vuole posizionarsi a livello internazionale questo è un passaggio cruciale – ha replicato a margine il sindacalista e ha precisato – Quello dell’inglese è un problema generale, non credo che sia solo di Milano o solo dei dipendenti pubblici, ma un problema del Paese, che ha radici profonde che partono dalla scuola. Non per colpa degli insegnanti che fanno quello che possono in maniera egregia, ma ci vorrebbero programmi più precisi”.