Sembra un argomento lontano dalla nostra quotidianità. O meglio se ne sente l’eco, se ne parla, ci si comincia ad approcciare, ma più come qualcosa di esotico che un processo che cambierà la nostra vita. Un percorso ineluttabile che sta già cambiando la nostra vita.
Parliamo di AI, Intelligenza Artificiale. Ed in particolare delle sue applicazioni in campo privato, in campo aziendale, ma soprattutto nella Pubblica Amministrazione.
Una ricerca di SWG pubblicata il 15 dicembre ci aiuta a capire passo per passo quale è il clima che si respira in Italia rispetto a questo percorso. Una ricerca commissionata dalla Conferenza Dirigenza Pubblica (CODIRP) proprio per comprendere paure, percezioni ma anche opportunità espresse dal personale pubblico verso questo nuovo strumento.
È evidente un dato. I Dirigenti Pubblici, pur sottolineando la necessità di un controllo dello strumento, si dichiarano più ottimisti (85% per i dirigenti) rispetto all’intera popolazione italiana che sullo stesso quesito è più tiepida (47%).
Dalla ricerca si evince che quasi 4 dirigenti pubblici su 5 (79%) vedono l’IA come una opportunità, sia per guadagnare tempo in modo da impiegarlo per attività più complesse, sia per sfruttare uno strumento essenziale per la semplificazione dei processi. Ma diventa cruciale bilanciare l’implementazione dell’IA con la valorizzazione del lavoratore pubblico. Ed è per questo motivo che va valorizzato il contributo dell’uomo per svolgere attività caratterizzate da una componete di soggettività o per situazioni di crisi, mentre all’IA andrebbero affidati ruoli più burocratici e automatizzabili, per supportare il lavoratore, piuttosto che sostituirlo.
Ed è interessante notare che la quasi totalità dei dirigenti della PA (97%) concorda sulla necessità di un coinvolgimento attivo dei dipendenti nel governare la transizione verso l’uso dell’IA, strumento che deve appunto supportare ma non sostituire.
Ora, anche alla luce di questa ricerca, sarà interessante verificare quali saranno le modalità e gli strumenti di utilizzo dell’IA all’interno delle Amministrazioni Pubbliche, già a partire dai primi mesi del 2026, in particolare per coloro che hanno un rapporto più diretto con i cittadini, come per esempio le Amministrazioni comunali e le strutture pubbliche a loro supporto.
Dangro