Il Tar Campania, sede di Salerno, con la sentenza n. 1717 del 24 ottobre 2025, interviene sul tema dell’interesse all’impugnazione da parte dell’impresa terza classificata in una gara d’appalto. Secondo i giudici, il concorrente che si colloca al terzo posto ha un interesse immediato e concreto a contestare l’aggiudicazione solo se le sue censure mirano a escludere o retrocedere tutti i concorrenti che lo precedono, così da potersi avvantaggiare dello scorrimento della graduatoria in caso di accoglimento del ricorso.
L’interesse può però anche sopravvenire: ciò accade quando l’aggiudicazione viene revocata o annullata e l’amministrazione dispone lo scorrimento in favore del secondo classificato. In tale situazione, il terzo può legittimamente impugnare il nuovo provvedimento, poiché solo allora matura un interesse concreto alla tutela.
La decisione affronta inoltre l’applicazione del principio di equivalenza in materia di certificazioni di qualità. Il Tar ricorda che tale principio, posto a garanzia della concorrenza, opera in tutte le fasi della procedura di gara e non richiede specifici richiami negli atti di gara. La commissione può valutare l’equivalenza anche in modo implicito, purché la documentazione tecnica consenta di verificare la conformità del prodotto ai requisiti fissati dalla lex specialis.
Un passaggio della sentenza si concentra poi sulla relazione tra la norma ISO 45004 e la certificazione ISO 45001. Pur non costituendo una certificazione di qualità, la ISO 45004 fornisce linee guida sui processi in materia di sicurezza sul lavoro, idonee a garantire standard compatibili con quelli richiesti dalla ISO 45001. La commissione di gara, pertanto, è tenuta a motivare in modo puntuale un eventuale giudizio di non equivalenza tra i requisiti “di processo” previsti dalla 45004 e quelli sottesi alla certificazione 45001.
La pronuncia si inserisce nel solco della giurisprudenza consolidata sul tema dell’interesse all’impugnazione e contribuisce a definire con maggiore precisione il perimetro applicativo del principio di equivalenza, con particolare riferimento alle certificazioni utilizzate nelle gare per lavori pubblici.