BOLOGNA – La seconda giornata della 42ª Assemblea annuale dell’Anci, in corso a Bologna, si è aperta con il panel “Infrastrutture: connessioni per le città e i territori”, moderato dal giornalista e conduttore televisivo Gianluca Semprini. All’incontro sono intervenuti Daniele Silvetti, Sindaco di Ancona e Vicepresidente vicario di ANCI, Federico Basile, Sindaco di Messina, Emiliano Fenu, Sindaco di Nuoro, e Giuseppe Sala, Sindaco di Milano.
Il primo intervento è stato quello di Federico Basile, Sindaco di Messina, che ha sottolineato come, in origine, il ponte non rappresentasse una priorità per lo sviluppo infrastrutturale della città: “L’idea iniziale di città non prevedeva il ponte, ma oggi è necessario fare di necessità virtù, ripensando Messina in funzione di questa grande opera e delle infrastrutture connesse, finora mai realizzate. Il ponte potrà diventare un motore per accelerare altri interventi: sono già state sbloccate risorse per 8 milioni di euro e si stanno programmando nuove opere legate al progetto”.
Basile ha inoltre ricordato i progressi compiuti sul fronte delle infrastrutture digitali: “A Messina abbiamo fatto passi da gigante, scalando diverse posizioni nel ranking nazionale grazie a progetti come i parcheggi intelligenti e i sistemi di videosorveglianza per la sicurezza”.
Daniele Silvetti, Sindaco di Ancona e Vicepresidente vicario dell’ANCI, ha sottolineato come gli sviluppi del porto siano fondamentali per la città: “Ancona vive del suo porto e la sua competitività non può prescindere dalle infrastrutture, a partire dalle strade che collegano l’area portuale all’uscita dalla città. È necessario compiere un salto di qualità per essere davvero al servizio del medio Adriatico. L’intermodalità e la capacità delle città di integrare le infrastrutture digitali, di mobilità e fisiche sono elementi chiave. Il digitale rappresenta un asset strategico, un’opportunità per misurare la resilienza di una città. Il porto è inoltre strettamente legato alla qualità della vita dei cittadini: si trova nel cuore della città e ciò comporta anche sfide legate alla sicurezza e al confronto con i residenti, soprattutto in relazione ai nuovi cantieri. È una questione culturale su cui dobbiamo continuare a confrontarci.”
“Sulle infrastrutture fisiche siamo l’unica provincia italiana senza la ferrovia, seppure ad un’ora su strada dall’aeroporto più vicino, quello di Olbia” ha dichiarato il sindaco Emiliano Fenu, sindaco di Nuoro, illustrando nel suo intervento i principali progetti cittadini, che coinvolgono l’intera regione e sono in collaborazione con il Governo per la valorizzazione dell’intero territorio. “E’ in corso – ha spiegato – uno studio di fattibilità che prevediamo sarà veramente importante per lo sviluppo cittadino. Questo progetto, che vede anche qui la collaborazione delle istituzioni a più livelli competente con progetti simili in Germania, in Sassonia in particolare, e in Olanda. Riguarda la realizzazione di un misuratore di onde gravitazionali, un’opera fortemente innovativa che ci aiuterà a valorizzare il settore della ricerca scientifica, attraendo giovani ricercatori e che si aggiungerà ad altri punti di forza territoriali come la bellezza del paesaggio e la sua unicità. In futuro renderemo il territorio più attrattiva potenziando in particolare i servizi pubblici locali partendo dalle infrastrutture ferroviarie”.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha chiuso il panel portando a riflessione sul futuro della mobilità sostenibile. “Dobbiamo lavorare sul trasporto pubblico per migliorare la qualità della vita – ha dichiarato – Partiamo dal lavoro che stiamo facendo a Milano ma che è valido in tutte le città che si impegnano a potenziare le infrastrutture e i servizi locali ma a parità di risorse senza che il Governo metta altrettanto impegno. Ogni città è diversa e a sé ed è necessario assecondarne le proprie peculiarità lavorando sulla sostenibilità al di là della politicizzazione degli interventi da intraprendere e compatibilmente con le risorse a disposizione. Per quanto riguarda Milano, sono soddisfatto del lavoro svolto per il servizio del trasporto pubblico. Ora manca un modello di connessione, come quello di Londra e Parigi, che connetta la città con i territori limitrofi come stiamo cercando di strutturale per il tratto per Monza, percorso che porta la metropolitana fuori dalla città”.
Sui date center, invece Sala, ha parlato della necessità di colmare divari importanti nel futuro ma sta nascendo dall’esigenza energivora per fare in modo che questi sistemi innovativi siano compatibili e gestibili con costi sostenibili.