Esce domani in Italia “Suffragette”, film drammatico e toccante, ispirato a fatti realmente accaduti, che racconta l’incredibile storia delle prime femministe inglesi agli inizi del ‘900, in lotta con la società dell’epoca per l’affermazione dei propri diritti. Nel Regno Unito i primi circoli femminili (o meglio femministi) presero vita nei primi decenni del secolo XIX, ottenendo con la riforma dell’ordinamento comunale (Corporation Act) del 1835 l’accesso dell’elettorato rosa alla vita amministrativa locale. Tuttavia il vero e proprio movimento delle Suffragette, così chiamato appunto per il suo impegno a favoredel diritto di voto alle donne (suffragio), vide la luce sul piano nazionale nel 1869.
Scopo più generale delle Suffragette era il raggiungimento di una parità rispetto agli uomini non solo dal punto di vista politico, ma anche giuridico ed economico: esse combattevano, dunque, per avere gli stessi diritti. Le loro idee venivano diffuse attraverso comizi, slogan e cartelli mostrati con grande orgoglio durante le manifestazioni. Finalmente, nel 1918, il parlamento del Regno Unito approvò la proposta del diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia con determinati requisiti di età, ammettendole al voto politico. Solo più tardi, con la legge del 2 luglio 1928, il suffragio fu esteso a tutte le donne.
La prima eletta fu Lady Nancy Astor, originaria della Virginia, proclamata deputato per il partito conservatore il 1º novembre 1919. In ogni caso, è durante la Prima Guerra Mondiale che molte donne ebbero la possibilità di dimostrare quanto valessero, non solo a parole ma anche nei fatti. Gli uomini partivano per la guerra e le donne dovevano rimboccarsi le maniche ed occuparsi di tutto ciò di cui prima si occupavano i loro padri, fratelli o mariti.
Nel film si dà risalto proprio a questo difficile percorso che le donne agli inizi del ‘900 hanno dovuto affrontare. Un percorso, tra l’altro, accidentato e complesso. Del resto, nel mondo ancora si combatte per l’emancipazione femminile. Una buona notizia ha riguardato nel 2015 l’Arabia Saudita, allorché le donne sono state ammesse alle elezioni. Anche questo, in fondo dei conti, è il prodotto più recente della lotta iniziata dalle Suffragette quasi due secoli fa.