Enea e Toshiba Corporation alleati per sperimentare impianti di ultima generazione in grado di trasmettere energia elettrica su lunghe distanze. La più recente realizzazione si chiama HVDC-VSC (High Voltage Direct Current-Voltage Sourced Converter) e sarà operativa a fine 2017, frutto della collaborazione fra la multinazionale giapponese e l’ente di ricerca italiano che a fine dicembre hanno dato il via alla fase attuativa del progetto nato dal Memorandum of Understanding tra Enea e NEDO (New Energy and Industrial Technology Developmet Organization), l’Agenzia governativa giapponese per l’energia e lo sviluppo tecnologico, sottoscritto lo scorso febbraio.
Unico nel suo genere, l’HVDC-VSC – costruito e sperimentato nel Centro Ricerche Enea Casaccia – consentirà di far viaggiare l’elettricità in corrente continua, favorendo la creazione di reti interconnesse a livello europeo, nonché l’integrazione in rete delle fonti rinnovabili”, spiega il coordinatore del progetto Giorgio Graditi, responsabile del Laboratorio Sistemi Fotovoltaici e Smart Grid dell’Enea. “Si tratta – aggiunge Graditi – di una tecnologia che punta allo sviluppo di reti di trasporto di energia elettrica innovative con una maggiore integrazione di rinnovabili e alla creazione di reti interconnesse come Super Grid e Trans-European Network. I risultati della sperimentazione saranno integrati anche in un’analisi d’impatto a livello europeo con lo scopo di dimostrare l’applicabilità delle soluzioni proposte a differenti livelli di scala e la loro possibile replicabilità nel contesto della rete pan-europea di trasmissione di energia elettrica”.
Una volta completata la realizzazione e la dimostrazione del prototipo italo-nipponico, Enea otterrà gratuitamente la proprietà dell’impianto HVDC-VSC, che verrà utilizzato per attività di ricerca con il coinvolgimento anche di grandi player nazionali. “È evidente la rilevanza strategica di questa iniziativa – conclude Graditi – alla luce degli sviluppi e dei progressi tecnologici di cui potrà beneficiare il sistema Italia e in particolare le imprese”.
La nuova interconnessione HVDC (High Voltage Direct Current) costituita da innovativi convertitori multilivello con tecnologia VSC (Voltage Source Converter), comporta significativi vantaggi in termini di maggiore efficienza, flessibilità, sicurezza e stabilità di rete e di minore impatto ambientale e ingombro. Inoltre, grazie all’utilizzo di cavi superconduttori a elevata potenza, sarà aumentata la capacità di trasporto e diminuiranno le perdite di rete. La tecnologia HVDC – sottolinea l’Enea – è la soluzione più idonea per realizzare interconnessione tra reti elettriche e trasportare in modo efficiente corrente via cavo per lunghi tratti (centinaia-migliaia di kilometri): basti pensare ai collegamenti via mare tra Paesi, realizzati con cavi sottomarini, alle interconnessioni dei parchi eolici off-shore e delle piattaforme petrolifere alla rete elettrica sulla terraferma. Attualmente, nel mondo la quasi totalità dell’elettricità viene trasmessa attraverso linee a corrente alternata e solo il 2-3% attraverso reti a corrente continua ad alta tensione. In Europa sono in esercizio circa 20 interconnessioni HVDC e circa una decina sono in fase di pianificazione e/o costruzione.