Nel 2017, sarà più facile comprare casa con il mutuo? La domanda è appropriata perché l’evoluzione del mercato immobiliare è direttamente condizionata dalla possibilità di accedere al credito fondiario erogato dalle banche. Utile, quindi, riepilogare sinteticamente le condizioni dell’offerta creditizia e le eventuali agevolazioni fiscali vigenti. Cominciamo con il , Fondo Mutui Giovani Coppie, nato nel 2011 per aiutare i giovani (convenzionalmente gli under35) non in grado di fornire tutte le garanzie agli istituti di credito. Tale fondo consente l’accesso a un finanziamento per la prima casa anche a chi non abbia un contratto a tempo indeterminato, e di conseguenza anche la detrazione Irpef degli interessi passivi in sede di dichiarazione dei redditi. Lo strumento che rende possibile l’operazione è la garanzia statale sul 50% della quota capitale del finanziamento richiesto. Ovviamente, al momento della presentazione della domanda, il nucleo familiare interessato non possedere altri immobili a uso abitativo: si tratta infatti di un fondo che tutela l’acquisto dell’abitazione principale. Altro requisiti fondamentali sono: l’abitazione deve trovarsi sul territorio nazionale, abbia valore inferiore a 250mila euro e non rientri nelle categorie ‘di lusso’ A1, A8 e A9. Inoltre, i componenti della coppia che richieda l’accesso al Fondo devono avere più di 35 anni, e il loro nucleo familiare dovrà essere costituito da un minimo di tre anni. Coloro che non sono uniti in matrimonio possono informarsi presso il proprio notaio o all’anagrafe del Comune su come comunicare il proprio status in questo senso. Tuttavia, anche i single under35 possono accedere al Fondo Mutui Prima Casa. In tutti i casi non è necessario essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma sono ammessi al finanziamento da parte delle banche aderenti anche coloro che lavorino con contratti atipici.
Ricordiamo che sono previste agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa per tutti. Chi intenda fruirne dovrà rispettare alcuni requisiti. In primo luogo, occorre dichiarare entro 18 mesi dall’acquisto che la residenza verrà stabilita nel Comune nel quale sia collocato l’immobile da acquistare. Qualora si tratti dell’acquisto di un’abitazione destinata a un nucleo familiare, la Cassazione ha stabilito che i singoli coniugi possano avere residenza diversa, ma la famiglia deve necessariamente risiedere nel Comune dove la casa viene acquistata. Bisogna poi dichiarare che la casa da acquistare sarà in effetti l’abitazione principale, quindi che il proprietario non possieda né sia usufruttuario di altri immobili nello stesso Comune, nemmeno in comunione di beni con il coniuge.