Mondo del lavoro in gran parte ancora sospeso a fine anno. Nel mese di novembre, infatti, nessun contratto è stato recepito, mentre uno solo è venuto a scadenza (conciarie). Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 49 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 8,8 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego). Lo ha reso noto l’Istat. I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 42,1, in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2015 (59,3). L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 28,7 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (22,5). Per la pubblica amministrazione tutti i dipendenti risultano con il contratto scaduto dalla fine del 2009, pertanto i mesi di vacanza contrattuale sono pari a 83. Nel corso del 2016, sono stati rinnovati 11 contratti nazionali relativi a poco più di 735 mila dipendenti. Alla fine del mese risultano in vigore 26 contratti che regolano il trattamento economico di circa 4,1 milioni di dipendenti che rappresentano il 30,9% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l’incidenza è pari al 42,3%, con quote differenziate per attività economica: nel settore agricolo è del 93,2%, mentre è del 17,7% nell’industria e del 62,2% nei servizi privati.