Luce in fondo al tunnel del pubblico impiego? Parrebbe di sì se il Governo si dice pronto a rinnovare i contratti dei dipendenti, fermi da sette anni, garantendo il proprio impegno per aumenti medi per ogni singolo lavoratore pari a 85 euro lordi al mese. Lo ha annunciato il Ministro della funzione pubblica, Marianna Madia, incontrando le categorie pubbliche di Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Vidoni. Madia ha anche riferito che si sta lavorando a una bozza di accordo, che sarà poi la base per procedere formalmente al rinnovo dei contratti. I sindacati chiedono che gli aumenti salariali non siano inferiori agli 85 euro. E proprio su questo aspetto che si stanno mettendo a punto i dettagli per poter arrivare a una bozza condivisa. Il documento sarà comunque il risultato di un percorso, a tratti molto tortuoso, caratterizzato da incontri preliminare all’Aran.
La bozza di accordo dovrebbe mettere in primo piano il fatto che la riforma della P.A. si fa insieme con i lavoratori pubblici e i loro rappresentanti. Un altro punto riguarda la linea tenuta dal Governo sulle risorse pubbliche. Secondo quanto si apprende, Madia avrebbe ribadito che dopo anni di tagli nell’attuale legge di bilancio ci sono i fondi necessari per rinnovare i contratti. E c’è anche l’impegno a incrementare queste risorse per garantire aumenti medi di 85 euro. Venendo incontro alle richieste dei sindacati, il documento dovrebbe contenere elementi per il superamento della legge Brunetta, dando così il via libera alla contrattazione di secondo livello. L’idea è quella di superare la logica punitiva e ideologica di quella normativa, così come l’ha definita più volte il sindacato, per arrivare a una nuova organizzazione delle relazioni basate su maggiore partecipazione dei lavoratori. Nel documento ci sarà un riferimento anche al testo unico del pubblico impiego, la cui delega scadrà a febbraio, con la possibilità di inserirvi accorgimenti normativi per dar vita a un nuovo modello innovativo di relazioni fra le parti. Infine, nella bozza saranno indicati obiettivi per la valorizzazione del lavoro pubblico.