Il capo ufficio può spiare la vostra email aziendale e il vostro profilo Facebook. E’ un comportamento legittimo. Lo sanciscono due sentenze rese note dalla Polizia di Stato, tramite l’account ‘Una vita da social’, che consentono al datore di lavoro di controllare posta elettronica e social network dei propri dipendenti. La prima sentenza, la n. 61496/08 della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, stabilisce che “non è irragionevole che un datore di lavoro voglia verificare che i dipendenti portino a termine i propri incarichi durante l’orario di lavoro”.
La sentenza n. 10955/2015 della Corte di Cassazione ha invece dichiarato legittimo il licenziamento per giusta causa di un dipendente che in ufficio, per molto tempo, chattava su Facebook. “Ad incastrarlo è stato appunto il datore di lavoro”, ha spiegato la Polizia di Stato”che, con un finto profilo, monitorava la presenza del dipendente sulla chat del social network.