La violenza sessuale sul corpo della donna è un crimine particolarmente odioso e va combattuto in maniera più incisiva, tenendo conto anche del reiterarsi di episodi di questo tipo negli ultimi tempi. Ecco perché Roma, grazie al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Paola Basilone, si è dotata di un rafforzato piano anti-stupri. Si va dal potenziamento del sistema di pattuglie a cavallo al perfezionamento della videosorveglianza. “A Roma dall’1 gennaio 2017 le violenze di genere fanno registrare un 6% in più, ma c’è anche un 70% in più di arresti, quindi si reprime nell’immediatezza, e il 56% in più nella provincia”, ha commentato il prefetto al termine della riunione. “Vuol dire che l’attenzione delle forze di polizia è altissima e il controllo del territorio consente di garantire la sicurezza con la certezza matematica della repressione. Il piano anti violenza – ha poi aggiunto – prevede, da un lato una massiccia presenza sul territorio di forze di polizia, dall’altro il perfezionamento dei sistemi di videosorveglianza e illuminazione della Capitale. Verrà pertanto potenziato il sistema delle pattuglie a cavallo nelle ore diurne per dare maggiore percezione della sicurezza, perché di questo si tratta, e chiederemo al Ministero il supporto del Reparto prevenzione anticrimine per le iniziative di controllo del territorio, che già sono molto efficaci. Il nostro obiettivo è dare ai romani la percezione di vivere in una città sicura e credetemi a Roma siamo in una città sicura. Perfezioneremo inoltre i sistemi di videosorveglianza contestualmente al potenziamento dell’illuminazione pubblica con il contributo di Comune, Regione e Viminale”, ha concluso Basilone.
“Abbiamo raggiunto un’intesa con la Regione per rafforzare il presidio nei parchi di competenza regionale, per chiuderne alcuni e rafforzare il presidio sul territorio in modalità congiunta – ha replicato Virginia Raggi al termine del Comitato provinciale, spiegando che “alcune misure di sicurezza sono già in campo a Roma, ma non sono state adeguatamente comunicate. Le azioni già in atto di cui ha parlato il prefetto – ha spiegato il Sindaco – sono innanzitutto il grande sforzo della Regione con il servizio 112 e con il sistema di app ‘Where are you’, già operativa da tempo e che ora verrà pubblicizzata dalle associazioni di categoria del settore Turismo, come Federalberghi. Questa app mette in comunicazione il soggetto che si sente a rischio con il centro operativo delle forze di polizia ed è georeferenziata; una cosa esistente ma non pubblicizzata e ora lo faremo di più. La Regione ha messo in campo anche iniziative di contrasto alle violenze di genere, che sono tante e hanno dato grandi risultati ma vanno adeguatamente comunicate”.