Sottoscritta ieri una declaratoria che promuove diritti e doveri di esercizio religioso e trasparenza, rispetto e contrasto all’estremismo islamico. Alla firma del documento il ministro dell’Interno Marco Minniti e i rappresentanti delle associazioni delle comunità islamiche presenti nel nostro Paese. La declaratoria contiene una serie d’impegni da assolvere da parte delle organizzazioni islamiche, tesi a rafforzare il dialogo e la collaborazione con le istituzioni, procedendo nell’azione di contrasto alle manifestazioni di estremismo religioso e promuovendo un processo di organizzazione giuridica in coerenza con i principi dell’ordinamento vigente in tema di esercizio della libertà religiosa.
L’affermarsi del pluralismo religioso pone quotidianamente le istituzioni di fronte a casi che riguardano la concretezza della vita personale e familiare dei cittadini italiani, comunitari e non. La libertà religiosa è garantita dalla legge fondamentale dello Stato, dalla Costituzione sulla quale poggia l’intera normativa vigente. L’esercizio dei diritti civili comporta la libertà religiosa, ma anche la convivenza sicura e pacifica nel rispetto dei principi delle leggi della nostra Repubblica. Da qui è partito il Tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni e delle comunità islamiche riunitosi circa due settimane fa al Viminale, che prevede la formazione degli imam, moschee aperte, maggiore integrazione, nonché tutela dei giovani e delle donne.