«Gli ottomila Comuni sono il tessuto connettivo della nostra Repubblica. Dal più grande al più piccolo hanno tutti la medesima dignità. Rappresentano, nel loro insieme, le differenti esperienze presenti nel Paese e la vocazione all’unità». Lo ha detto nel suo intervento all’Assemblea Anci il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«La forza della nostra democrazia sta nella capacità di rispettare la pluralità e di comprendere quando è in gioco il bene comune che richiede un impegno condiviso», ha detto Mattarella. «Il senso più profondo delle istituzioni sta proprio nella coscienza dell’interesse generale, che mai va smarrita nel confronto, a volte aspro, sui cambiamenti da realizzare», ha aggiunto.
Il Presidente della Repubblica ha poi parlato del ruolo di Anci. “La rete dei sindaci che si esprime nell’Anci – ha rimarcato – è un momento di raccordo, tra società e istituzioni, tra parti fondamentali della Repubblica, tra territori con esigenze diverse. Un sodalizio di grande importanza, che può aiutare il Paese a connettere tra loro crescita economica, sana gestione del bilancio pubblico e funzionamento di un welfare diffuso, in modo che si allarghino le opportunità e si riducano le diseguaglianze”.
Infine un accenno alla legge sui piccoli Comuni da poco approvata dal Parlamento. “Un passo significativo – ha evidenziato Mattarella –verso uno sviluppo più inclusivo e sostenibile. Le risorse sono ancora esigue, tuttavia si è avviato un processo che dà valore alla riqualificazione dei centri storici, anche di quelli più piccoli, che si propone di contrastare lo spopolamento di paesi e borghi, che deve rafforzare i servizi nelle aree più interne, promuovendo investimenti, turismo, economie locali, colture di qualità, cura dell’ambiente”.