“La legge Realacci è una grande vittoria. Ma i finanziamenti sono ancora pochi. Ne servono altri, come abbiamo già avuto modo di dire al presidente Gentiloni”. Ad affermarlo è stato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in apertura del suo intervento della 34/a assemblea annuale dell’Anci che si è aperta a Vicenza, alla presenza del presidente della repubblica Sergio Mattarella.
Inoltre, ha aggiunto Decaro, “va affrontata e risolta la questione delle gestioni associate. La revisione della legge Calderoli che proponiamo, si basa su tre principi: che si proceda su base volontaria, che si prevedano incentivi e che si applichi una reale semplificazione normativa. Occorrono flessibilità organizzativa, norme più semplici e accessibili su acquisti, appalti, personale, spesa e contabilità.
Esistono le specificità dei piccoli Comuni ed esistono grandi temi che riguardano tutti, nessuno escluso, piccoli borghi o metropoli. Perché, ne converrete, i diritti dei cittadini non possono essere legati alle dimensioni demografiche del luogo di residenza e un paese civile, ad esempio, non può dirsi tale se non mette al centro delle proprie politiche di sviluppo urbano il diritto alla casa”.
«È necessario un confronto permanente con il Governo, anche duro. A breve sarà istituito un tavolo, da noi richiesto, per parlare di fondi ma non solo. Serve una nuova architettura istituzionale che tenga insieme le Città metropolitane e le Province. Enti che faticano ad assolvere alle loro funzioni fondamentali per via della carenza di risorse».
Lo ha sottolineato nel suo intervento il presidente dell’ Anci, Antonio Decaro, secondo il quale è necessario «parlarsi chiaro», perchè «senza il ristoro di parte dei tagli che abbiamo subito nell’ultimo triennio, è a rischio la manutenzione di strade e scuole. È a rischio la sicurezza dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Rischi che noi non siamo disposti a correre. Servono fondi per ristrutturare il debito. Servono garanzie per pianificare».