La Camera ha approvato la proposta di legge su disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale con 378 voti favorevoli e 75 contrari. Hanno espresso voto favorevole M5S, Lega, Pd, LeU, Maie-Gruppo Misto. Contraria Forza Italia, Fdi si é astenuta. Il testo passerà ora al Senato.
Il testo introduce il titolo VIII-bis nel codice penale, “per dare coerenza al sistema sanzionatorio a tutela del patrimonio culturale e superare la divisione tra codice penale e codice dei beni culturali, prevedendo nuovi delitti a tutela del patrimonio culturale, innalzando le pene esistenti e prevedendo aggravanti per i reati comuni commessi contro i beni culturali”. La proposta di legge, a prima firma dell’ex Guardasigilli Andrea Orlando (Pd), riproduce il testo di un progetto legislativo, che era stato già approvato a Montecitorio nella scorsa legislatura, in materia di reati contro il patrimonio culturale.
” La Camera approva a larga maggioranza la proposta di legge che ho firmato con Andrea Orlando sui reati contro il patrimonio culturale. Un provvedimento che rafforza il ruolo di guida dell’Italia nella tutela dei Beni Culturali”, scrive in un tweet l’ex ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Secondo Franceschini si tratta di “un passo avanti nel rafforzamento della tutela e nella salvaguardia del patrimonio culturale”. “Un vero e proprio giro di vite sui reati contro il patrimonio – sottolinea – che rafforza il ruolo di guida dell’Italia nella tutela dei beni culturali che si pone all’avanguardia anche nell’attuazione della convenzione di Nicosia sulle infrazioni in materia di beni culturali e traffici illeciti. Questa legge che ricalca il ddl del Governo Gentiloni approvato nella scorsa legislatura dall’aula di Montecitorio – spiega l’ex ministro della Cultura – introduce strumenti efficaci e moderni per contrastare i reati contro il patrimonio. Vengono previste nuove fattispecie di reato e rafforzati gli strumenti investigativi per consentire indagini ancora più complesse. Un provvedimento molto importante, non solo per l’Italia, ma per l’intera comunità internazionale essendo il traffico di opere d’arte una delle principali fonti di finanziamento del terrorismo”.