Porto Marghera sarà il nuovo terminal di attracco delle grandi navi da crociera, con la previsione di due banchine provvisorie nel canale industriale nord, nell’area che fa riferimento alla Fincantieri. Decisione confermata il 7 novembre presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti durante la riunione del Comitato interministeriale e di indirizzo, coordinamento e controllo sulla Laguna di Venezia, guidato su delega della Presidenza del Consiglio da Graziano Delrio.
Nell’arco di 3 o al massimo 4 anni andranno a Marghera tutte le navi oltre le 55.000 tonnellate di stazza. “Dopo tanti mesi di studio di lavoro molto serio abbiamo trovato una soluzione vera – ha detto il ministro Delrio – Via le grandi navi dalla Giudecca, dal bacino di San Marco, ci vuole una soluzione definitiva a regime. Le grandi navi arriveranno a Marghera, si fermeranno nel Canale nord di Marghera. Non vi sono interferenze con il traffico commerciale, quindi le due attività possono coesistere. Abbiamo detto anche che in questa fase transitoria, in attesa che il terminal di Marghera sia attrezzato, metteremo in campo una nuova determinazione della Autorità marittima con nuovi criteri più oggettivi, che tenga conto di tutte le variabili architettoniche, paesaggistiche ed ambientali per preservare al massimo la Laguna. Abbiamo anche detto – ha aggiunto Delrio – di mantenere adeguatamente e di sfruttare al massimo gli attuali canali esistenti, senza scavare nuovi canali, per consentire alla Marittima di continuare a funzionare bene e di svilupparsi. E’ possibile sviluppare il porto, far arrivare le crociere, senza per questo mettere a rischio il patrimonio di Venezia”.
Archiviata quindi definitivamente la soluzione Contorta-Sant’Angelo di alcuni anni fa per mancanza di presupposti, l’indicazione del ministro Delrio per conto del Governo, su cui ha trovato convergenza il Comitato con il suo atto di indirizzo, ha individuato “gli accosti per le grandi navi nella zona portuale di Marghera, Canale nord sponda nord, con accesso attraverso la bocca di Malamocco e il canale di navigazione Malamocco-Marghera”. Nella fase transitoria, stimata in circa tre anni, al fine di mitigare gli effetti della navigazione sul Canale della Giudecca, l’Autorità marittima adotterà un’ordinanza con la quale consolidare le limitazioni oggi vigenti, valutando la possibilità di definire “un limite tecnicamente sostenibile”.
Il Comitato ha inoltre autorizzato il riparto di finanziamenti previsti dalla legge speciale per Venezia pari a 70 milioni di euro, di cui 20 milioni disponibili a breve: 5 milioni per il 2016 e 15 milioni di euro per il 2017 per i Comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti.