La città lagunare si candida ad essere una dei centri europei protagonisti dei cinque progetti pilota dell’iniziativa ‘New European Bauhaus’, finanziato dalla Commissione Ue per progettare nuovi modi di vivere nelle città e nei territori del futuro, ragionando sulla possibilità di coniugare sostenibilità, inclusività e bellezza.
L’idea di candidare Venezia arriva dalle Università cittadine, Ca’Foscari e Iuav, con l’appoggio di Comune e Regione e di un tavolo di lavoro costituito da Accademia di Belle arti, Conservatorio Benedetto Marcello, Soprintendenza Archeologia delle Belle arti e del Paesaggio, Biennale di Venezia, Fondazione di Venezia, Autorità portuale, Confindustria e i Comitati privati internazionali per la salvaguardia di Venezia.
“Un progetto tagliato su misura per Venezia perché da sempre la città ha la capacità di affrontare le sfide del futuro e per questo e’ importante far sapere che, in quanto istituzioni in rete, sappiamo affrontare le sfide del futuro”, afferma l’Assessore comunale al Patrimonio, Promozione del territorio e Rapporti con le Università, Paola Mar, assicurando che “la partita è aperta e prevede il convolgimento della cittadinanza: si tratta infatti di un progetto che non viene calato dall’alto, ma arriva dall’essenza stessa di Venezia e del suo territorio”.
La progettazione di nuovi modi di vivere all’insegna dell’arte, della cultura e dell’inclusione sociale rappresenta una sfida che le istituzioni accolgono con entusiasmo. “Il New European Bauhaus è un’occasione irripetibile per ripensare le forme di convivenza post pandemia riconfigurando spazi e stili di vita in chiave sostenibile e inclusiva, sottolinea il Rettore di Cà Foscari Tiziana Lippiello, l’occasione per riaffermare il ruolo chiave di Venezia come crocevia di culture e incrocio di civiltà”.