Nella città lagunare dal 7 al 16 ottobre si terrà il 60esimo Festival Internazionale di Musica contemporanea, diretto da Ivan Fedele e organizzato dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta. Una Kermesse internazionale con moltissime novità (tra le quali 45 in prima assoluta). Un programma che offre musica da camera, grandi ensemble, orchestre accanto a jam session, dj-set, video e film in concerto, tutto secondo una visione che in nome della sperimentazione e della contaminazione musicale comprende elettronica, jazz, folk, colto e popolare insieme.
Una delle novità di questa edizione del Festival è la sezione intitolata “23 Off”, che propone artisti provenienti da ambiti assai diversi tra loro. Dal mondo della musica elettronica giunge per la prima volta in Italia il giapponese Ryo Murakami, (7 ottobre, Teatro alle Tese), appartenente all’ala musicale più innovativa, che verrà premiato con il Leone d’argento per le sue nuove realizzazioni. Ci saranno poi i live-set di Giacomo Mazzucato (nome d’arte Yakamoto Kotzuga), nonchè il duo M+A, ovvero Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli, esponenti della scena elettronica più giovane ma già lanciata a livello internazionale (9 ottobre, Teatro alle Tese). L’ensemble Klang (13 ottobre, Sala delle Colonne), costituito dai membri più intraprendenti dell’Accroche Note, reinterpreteranno la musica d’avanguardia anche con un dj-set, tessendo arte e sperimentazione tra voce, strumenti e nuove tecnologie. La jazz band Locomotive (14 ottobre, Sala delle Colonne), infine, vedrà sul palco il sassofonista Raffaele Casarano con l’ospite d’eccezione Paolo Fresu, ai quali la Biennale ha affidato il compito di rileggere le canzoni popolari di Venezia, conosciute come i “canti da battello”, che nel Settecento si diffusero in tutta Europa.