Si è tenuto a Padova un confronto pubblico tra il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Erika Stefani e il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. “L’autonomia delle Regioni non è una questione sicuramente facile ma decisamente delicata – ha detto il titolare per gli Affari regionali, Erika Stefani, intervenendo a un incontro dal titolo Veneto start-up del progetto federale – Io spero e auspico tempi molto brevi. La mia intenzione è quella di poter portare una bozza d’intesa per una prima discussione all’interno del Consiglio dei ministri entro il 22 ottobre. Cosa porterà? Sicuramente una gestione da parte del Veneto in modo da avere una responsabilizzazione della spesa – ha aggiunto Stefani – ma ha anche l’obiettivo di portare non solo il nucleo di decisione più vicino ai cittadini ma anche proprio la capacità di gestione”.
Poi, rispondendo alle domande dei giornalisti ha espresso la convinzione che anche i pentastellati saranno d’accordo poiché è uno degli obiettivi che rientra nel contratto di governo. Secondo il ministro, i tempi saranno brevi anche per quanto riguarda l’autonomia della Lombardia. Le richieste di autonomia avanzate dalle Regioni non sono isolate ma piuttosto “un modo di interpretare lo Stato – ha sottolineato Erika Stefani – Prima è arrivata la richiesta della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna – ha spiegato – ma poi sono arrivate anche quelle di Piemonte, Liguria, Toscana, Marche. E allora c’è da chiedersi se era solo una questione di un territorio, per così dire ‘egoistica’ o si tratta invece di un modo nuovo e diverso di interpretare il significato di Stato. Non è una questione del singolo, anche se sicuramente quella veneta è l’istanza più forte sotto il profilo della spinta del consenso. E’ un tema molto impegnativo – ha concluso – Anche perchè l’articolo 116 non spiega come fare l’autonomia, quindi si tratta di un lavoro quasi avventuroso e pionieristico. Non c’è una strada segnata, non c’è un vademecum, quindi serve una componente anche di inventiva a fronte di una grandissima e forte richiesta”.