A renderlo noto ieri è stata la Questura del capoluogo piemontese ipotizzando che il gesto potrebbe essere riconducibile “a soggetti appartenenti all’area anarco-insurrezionalista verosimilmente appartenenti alla cellula riconducibile all’Asilo”, il centro sociale sgomberato il 7 febbraio dalla Polizia.
Il plico, di piccole dimensioni è stato sottoposto allo scanner dalla Polizia municipale. Gli artificieri hanno subito provveduto a mettere in sicurezza la busta, spedita in Comune per posta ordinaria. La seduta del Consiglio comunale è stata chiusa e rimandata alla prossima settimana.
“L’ordigno esplosivo inviato alla sindaca di Torino rappresenta in modo incontrovertibile un chiaro gesto terroristico perpetrato da soggetti che agiscono in modo eversivo contro le istituzioni democratiche – ha detto il segretario generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo -.Sarebbe un grave errore considerare un gesto tanto grave come un semplice atto provocatorio vista la micidialità del plico e la sua potenziale efficacia di attentare alla incolumità delle persone. Il grande lavoro fatto dalla Questura e dalle Forze dell’ordine che hanno magistralmente contenuto la manifestazione di sabato, non resterà un caso isolato ma le Forze di Polizia, continueranno senza tregua a combattere questi professionisti del disordine difendendo lo Stato di diritto”.