Delle iniziali 200 discariche dichiarate, non conformi alle Direttive 77/442 e 91/696, sono oggi rimaste 77 discariche abusive ancora interessate dalla sentenza: dalla prima sanzione semestrale di 39 milioni e 800 mila euro, attualmente l’Italia è chiamata a versare, per il quinto semestre successivo alla sentenza, 16 milioni di euro. A spiegarlo è stata la Direzione Generale Ambiente della Commissione europea in una nota scritta indirizzata alle autorità italiane in risposta alla documentazione inviata al nostro Paese alcuni mesi fa, con informazioni sullo stato in progress della messa in regola di 33 siti per otto dei quali resta ancora in vigore la penalità.
“Questo – ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – è l’ennesimo buon risultato di un lavoro di squadra che unisce il Ministero dell’Ambiente, la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio e le autorità italiane in Europa, il nuovo commissario, Giuseppe Vadalà e gli Enti territoriali interessati in un continuo confronto con la Commissione Ue. E’ chiaro – ha concluso Galletti – che siano ancora troppe le discariche abusive in Italia e che non si possa essere davvero contenti fino a quando queste non si saranno azzerate. I dati, tuttavia, parlano chiaro e tracciano negli ultimi due anni una discesa verticale dei siti in infrazione”.
Complessivamente restano dunque 77 le discariche abusive sulle quali l’Italia proseguirà il confronto con gli organismi europei: 23 sono in Calabria; 14 in Abruzzo; 11 in Campania; 10 in Sicilia; 6 nel Lazio, in Puglia e in Veneto; una nelle Marche.
Le 25 discariche per le quali non è più dovuta dallo Stato italiano più alcuna penalità sono: Cava Baino (Casamicciola Terme, NA), Battitelle (Cusano Mutri, BN), Fosso delle Nevi (Durazzano, BN), Toppo Pagliano (Montefalcone di Val Fortore, BN), Calvano (Apice, BN), contrada Bolla (Solopaca, BN), Capitorto (Casalduni, BN), contrada chiusa Barricelli (Santa Croce del Sannio, BN), Sassinora (Morcone, BN), Fruscio (Calvi, BN), Sella del Corticato (Teggiano, SA), Cavone Santo Stefano (Rotondi, AV), Formulano (Villamaina, AV), Petrito Colle Ducito (Gioia Sannitica, CE), Civitella (Torrebruna, CH), Fonticello (Colledimacine, CH), Fosso Quercia La Serra (Montebello sul Sangro, CH), Valle dei Dieci (Taranta Peligna CH), Valesani Le Cese (Patrica, FR), Monte Castellone (Monte San Giovanni Campano, FR), Punta delle Monache (Vignanello, VT) Penisola Magnisi (Priolo Gargallo, SR), Vignavecchia (Gualdo Tadino, PG), Area Sordòn (Venezia) e Le Porte (Isola del Giglio, GR).