Udine, e le città circostanti, rappresentano il nuovo volano per l’economia del territorio. Lo ha detto, venerdì scorso, Zygmunt Bauman durante il Friuli Future Forum e lo scrive nero su bianco il protocollo firmato da Anci Fvg, Confcommercio Fvg e i Comuni di Udine, Cervignano, Gemona, Spilimbergo e Sacile. In base all’intesa, ogni piano regolatore deve diventare strumento di programmazione del territorio e organizzare la realtà urbana non solo a livello architettonico e urbanistico. L’obiettivo, infatti, è individuare nuovi piani regolatori, o varianti, per la riqualificazione e la rigenerazione urbana sotto gli ambiti urbanistici, architettonici, sociali, economici, ambientali, energetici, viari, e analizzare la possibile applicazione di bandi europei. Secondo Alberto Marchiori, presidente regionale di Confcommercio «la firma è solo un punto di partenza, un mezzo che consente di individuare esigenze e di intercettare gli strumenti finanziari che l’Europa ci mette a disposizione. L’azione di lobby di Confcommercio e Anci continuerà in sede comunitaria per costruire altri strumenti per lo sviluppo coerente delle città».
I Comuni firmatari si impegnano a costituire entro 30 giorni un tavolo tecnico che individuerà le aree oggetto di studio e che sarà costituito da un rappresentante per ogni Comune, un delegato di Anci Fvg, uno di Confcommercio ed eventuali esperti. «L’amministrazione comunale ha sempre tenuto in grandissima considerazione la storia emporiale della città – ha dichiarato il Sindaco di Udine, Furio Honsell – Abbiamo sempre perseguito un rapporto di collaborazione e di condivisione con la Camera di commercio e le categorie coinvolte. Lo dimostra anche l’ultimo bando del Pisus, che ha distribuito 1,4 milioni di euro di fondi regionali e comunali per migliorare la qualità e l’attrattività dell’offerta del centro storico». «Dal 2013 – commenta l’assessore Alessandro Venanzi – abbiamo istituito un tavolo permanente con le categorie economiche che ha gli stessi obiettivi del protocollo di ieri».