Tutelare i minori non accompagnati, l’impegno della Polizia e del Ministero del Lavoro
Immigrazione 4 Maggio 2017, di Patrizia MaglioniSottoscritto un protocollo d’intesa per combattere il traffico di esseri umani e lo sfruttamento nel mondo del lavoro
Il Ministero del Lavoro e la Polizia di Stato hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con l’obiettivo di tutelare i minori stranieri non accompagnati dal traffico di esseri umani e dallo sfruttamento nel mondo del lavoro. L’accordo prevede la condivisione delle informazioni e dei dati in tempo reale tra il Dipartimento di Pubblica sicurezza e il Dicastero del Welfare.
Da un punto di vista operativo l’intesa guarderà a consolidare una sinergia fattiva tra il Servizio di cooperazione internazionale di Polizia (Scip) della Direzione centrale della Polizia criminale e la Direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione, per la condivisione dei dati relativi ai minori non accompagnati inseriti nel Sis II o rintracciati in area Schengen.
Le informazioni potranno essere utilizzate dal servizio di cooperazione internazionale di Polizia ai soli fini istituzionali e, in particolare, per la prevenzione di azioni penalmente rilevanti a danno dei minori. Questo nuovo strumento è coerente con quanto previsto dalla Comunicazione della Commissione europea del 12 aprile 2017 “The protection of children in migration”, nella quale si afferma l’importanza di promuovere accordi e procedure per rispondere ed affrontare efficacemente il fenomeno dei minori non accompagnati che si rendano irreperibili.
Negli ultimi anni il consistente flusso di arrivi non programmati via mare ha visto crescere il numero di bambini e giovani soli. Secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, su oltre 154.000 migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2015, circa 16.000 erano minori e di questi ben 12.360 risultavano non accompagnati, un dato pari all’8% del totale degli arrivi.
Studi e ricerche del Ministero del Lavoro rilevano un’importante crescita dei minori non accompagnati provenienti dall’Egitto (23% a fine 2015), seguiti da Albania (12%), Eritrea e Gambia (10% entrambi i Paesi). Rispetto all’età dei minori accolti, in assoluta prevalenza di genere maschile, l’81% di essi è da considerarsi tra i 16 e i 17 anni.
