Centotrenta milioni di euro destinati a sostegno del settore turistico e per promuovere la realizzazione di programmi in grado di ridurre il divario socio-economico tra le aree territoriali del Paese e contribuire ad un utilizzo efficiente del patrimonio immobiliare nazionale, anche attraverso il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.
Lo prevede la Direttiva del 19 marzo 2021 del Ministero dello Sviluppo economico, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 del 6 aprile scorso.
La Direttiva fornisce indicazioni operative per l’attuazione delle disposizioni previste dall’art. 1, comma 84 della Legge di bilancio 2021, che ha introdotto specifiche disposizioni finalizzate a sostenere il settore turistico facilitando, per determinate categorie di investimenti, l’accesso allo strumento agevolativo e l’integrazione settoriale.
La soglia di accesso per i programmi di sviluppo di attività turistiche, originariamente pari a 20 milioni di euro, è stata ridotta a 7,5 milioni di euro per i programmi di investimento che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese ovvero il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse. La medesima disposizione ha, inoltre, stabilito che i programmi di sviluppo riguardanti esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli possono essere accompagnati da investimenti finalizzati alla creazione, alla ristrutturazione e all’ampliamento di strutture idonee alla ricettività e all’accoglienza dell’utente, finalizzati all’erogazione di servizi di ospitalità, connessi alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Per i programmi di sviluppo che prevedono investimenti per il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse è prevista la verifica di:
– ultima attività esercitata nel sito interessato;
– data di dismissione;
– attuale proprietà e lo stato conservativo del sito.
Per i programmi di sviluppo che prevedono più di un progetto di investimento, ogni progetto deve essere realizzato in una delle Aree Interne o deve prevedere il recupero e la riqualificazione di strutture dismesse.
Per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e investimenti legati ai servizi di ospitalità, è previsto invece il rispetto dei seguenti requisiti:
– i soggetti proponenti o aderenti per la realizzazione dei servizi di ospitalità devono coincidere con quelli per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
– il programma di investimento riguardante l’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli deve avere una dimensione significativa rispetto agli investimenti previsti per la ricettività e l’accoglienza.
Le istanze di accesso devono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, soggetto gestore della misura agevolativa, con le modalità e secondo i modelli indicati nella sezione dedicata del sito web dell’Agenzia.
L’Agenzia procederà poi allo svolgimento delle attività istruttorie di competenza, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande di agevolazioni, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili.