Tempo di Coronavirus, tempo di lockdown Le città sono deserte e i cittadini chiusi in casa, ma troppi alberi del verde urbano vengono ugualmente tagliati. Come mai? Il fenomeno è certamente inquietante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, segnato pesantemente da inquinamento atmosferico e mutamento climatico, che appare fra l’altro in netta controtendenza rispetto alle decisioni di parecchie amministrazioni locali che hanno lanciato vasti programmi di riforestazione urbana. Per vederci chiaro e valutare con dati affidabili la portata degli interventi in corso, il Ministero dell’Ambiente ha disposto due indagini ad hoc, una dei tecnici dello stesso dicastero, l’altra gestita dalle forze di polizia. Lo ha annunciato recentemente Sergio Costa durante una diretta Facebook.
“Stiamo lavorando molto col Comitato Verde Pubblico, costituito per legge presso il Ministero con tutta una serie di specialisti, sulle segnalazioni che ci sono arrivate sul taglio degli alberi – ha annunciato – Ho chiesto agli esperti del Comitato, che ho incontrato ieri in videoconferenza, di approfondire questo tema. Io devo capire perché tanti cittadini, su tutto il territorio nazionale, mi segnalano questo problema: un numero molto consistente di abbattimenti di alberature stradali e del territorio comunale. Ho dato questa indicazione e vi aggiornerò su quello che mi diranno.
In parallelo al Comitato – ha aggiunto Costa – ho chiesto anche agli organi di polizia sul territorio d’intervenire, per capire se siamo di fronte a dei reati. Teniamo conto che il Ministero dell’Ambiente non ha una diretta competenza sull’argomento, è una competenza dei Comuni – ha poi precisato il ministro – Non sto accusando l’uno o l’altro. Mi sto mettendo a fianco, per capire se posso aiutare i Comuni in qualche modo”.