In Trentino Alto Adige è conflitto aperto fra Regione e Provincia autonoma di Bolzano con i Comuni che non s’impegnano ad accogliere i profughi. “Troppi Comuni non hanno fatto nulla nell’accoglienza dei richiedenti asilo”, commenta Arnold Schuler, assessore agli enti locali, rafforzato dalle parole dal presidente Arno Kompatscher: “I Comuni che non accolgono i richiedenti asilo verranno penalizzati con tagli alla finanza locale. Se non ci mettiamo d’accordo con le buone, sarà con le cattive”. Ribadisce Schuler: “La strategia che abbiamo annunciato è la penalizzazione finanziaria dei Comuni che oppongono resistenza sull’accoglienza. Con l’assessore Stocker abbiamo incontrato il presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer. La sua proposta è di premiare i Comuni che agevolano l’accoglienza con fondi in più, senza tagliare risorse a chi frena. Mi sembra difficile…”. Schuler è chiaro su un punto: “Ogni anno Provincia e Consorzio dei Comuni firmano la convenzione sulla finanza locale, che può essere modificata in qualsiasi momento”. A incalzare la Provincia, però, è sceso in campo il Comune di Bolzano, che chiede il rispetto della promessa di alleggerire la presenza di richiedenti asilo sul capoluogo.
Il Sindaco di Varna, Andreas Schatzer, chiede tempo alla Provincia. La settimana prossima ci sarà un nuovo incontro con Martha Stocker. “Nelle prossime settimane capiremo meglio cosa si sta muovendo sul sistema Sprar”. I progetti Sprar, che dipendono direttamente dallo Stato, comportano la presenza di soli 3,5 richiedenti asilo ogni mille abitanti: si supera così la necessità di mettere a disposizione immobili per gruppi di oltre venti persone, come previsto per i centri provinciali. Secondo Schatzer, il sistema Sprar, dopo mesi di indifferenza, sta convincendo i Sindaci. Già tre comunità comprensoriali (Bassa Atesina-Oltradige, Val Pusteria e Val d’Isarco) si sono attivate. Annuncia Schatzer: “C’è molto interesse. Circa una quarantina di Comuni è interessato. In fondo per i Comuni piccoli si tratta di trovare poco più di un appartamento. Tra un paio di mesi tireremo le somme e potremo valutare le misure sulla finanza locale per chi continua a fare resistenza”.