Un progetto per stimolare nuove forme di coinvolgimento dei cittadini attivando reti e costruendo modelli di relazione volti a valorizzare le risorse esistenti sul territorio. La Giunta provinciale ha appena assegnato al territorio Val d’Adige, alla comunità della Val di Non, alla comunità Valsugana e Tesino l’importo complessivo di 161.790 euro per avviare un progetto di durata triennale. L’iniziativa è cofinanziata dalla Regione con le somme fino ad oggi recuperate dai vitalizi dei consiglieri e confluite in un apposito “Fondo regionale famiglia e occupazione”, rivolto al sostegno di iniziative di carattere sociale, in coerenza ai programmi e agli obiettivi delle Province autonome di Trento e Bolzano. “Stiamo assistendo ad un cambiamento sociale importante, che vede il ridimensionamento dell’azione dello Stato nelle politiche di welfare di comunità e di benessere familiare a favore di una rete di organizzazioni sia pubbliche che private – ha detto l’assessore alla Salute e Politiche sociali di Trento, Luca Zeni -. In Trentino, ad esempio, vi è una rete ormai consolidata di attori sul territorio sostenuta dalle alleanze locali, forme di associazionismo e dall’ottima esperienza dei Distretti famiglia, dove l’azione sinergica pubblico e privato viene remunerata in termini di aumento di benessere e di maggiore efficienza del sistema sociale ed economico produttivo. Il cosiddetto welfare state è oggi in difficoltà, per questo è necessario passare da questo welfare più tradizionale, nel quale è l’ente pubblico ad operare l’azione di programmazione e finanziamento dei servizi, a sistemi di welfare-community, dove gli attori territoriali svolgono nuovi ruoli e nuove funzioni”. I territori coinvolti nel progetto sperimentale svilupperanno nuove forme di coinvolgimento dei cittadini a seconda delle condizioni e delle peculiarità del contesto locale, attivando reti formali e informali, costruendo modelli di relazione con l’obiettivo di rendere i contesti di quartiere in grado di sviluppare welfare di prossimità attraverso il coinvolgimento dell’intera comunità di riferimento.
Gli obiettivi del progetto sono ampliare ed approfondire le reti esistenti a livello di quartiere di contesto abitativo; promuovere il senso di appartenenza alla comunità e al benessere sociale; favorire l’integrazione e la convivenza reciproca; segnalare ai servizi le situazioni più critiche; rilevare i bisogni espressi e inespressi riguardanti situazioni di fragilità e di disagio attraverso il lavoro di rete; valorizzare le reti naturali di persone e famiglie.