Prosegue il progetto europeo Life Weee, per educare al recupero e al riuso dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee). L’obiettivo è quello di migliorare e promuovere la raccolta differenziata dei Raee in Toscana, coinvolgendo le piccole e medie imprese, per poi replicare e testare lo stesso modello in Andalusia.
La Regione Toscana rende noto che il progetto è coordinato da Anci Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze, alla Camera di Commercio di Siviglia, ai dipartimenti di Ingegneria Civile ed Ingegneria dell’Informazione dell’Università Firenze, alla società delle Camere di Commercio Ecocerved e alla stessa Regione Toscana.
Partito a settembre 2017, il punto sul percorso finora compiuto è stato fatto ieri in occasione della visita a Firenze del monitor esterno, Marco Tosi, durante una giornata di lavori coordinata da Anci Toscana insieme a partner di Life Weee e alcuni dei principali stakeholder del progetto.
Fra questi, la Scuola Sant’Anna, che ha curato gli appuntamenti formativi per le Piccole e Medie Imprese, la scuola interregionale della Polizia di Stato, coinvolta nella formazione rivolta agli Organi di Controllo, l’istituto comprensivo “Scarperia- San Piero” in rappresentanza della rete di scopo delle scuole toscane che collaborano al progetto Life Weee coordinate dall’Ufficio scolastico regionale, ed infine il Consorzio spagnolo FAEL (Federación Andaluza de Electrodomésticos y Otros Equipamientos del Hogar) che ha affiancato la Camera di Commercio di Siviglia nelle azioni sul territorio andaluso.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per illustrare le attività sviluppate e i risultati ottenuti negli ultimi 12 mesi di lavoro e per avere riscontri e valutazioni da parte della Commissione.
Per promuovere l’economia circolare è necessario introdurre strumenti per la sua promozione, come l’istituzione di Tavoli Tecnici, in particolare, un tavolo tecnico per il sistema di governance dei RAEE in Toscana da promulgare insieme ad Anci Toscana, Ato e gestori.
Da qui l’introduzione di tre elementi per lo sviluppo di tale iniziativa:
– L’elaborazione di una rassegna di buone pratiche da parte degli AATO e dei gestori allo scopo di individuare quelle più efficaci, efficienti e funzionali anche in riferimento all’implementazione della microraccolta.
– Una processo di lettura integrata della normativa allo scopo di verificare quali siano gli adempimenti a cui gli esercenti dei punti di microraccolta sono soggetti e quali siano le migliori possibilità di divulgazione delle agevolazioni gestionali derivanti dall’uso del Software “CircolaRAEE”
– La raccolta delle migliori esperienze in materia di informazione e educazione ambientale destinata sia ai cittadini sia alle scuole toscane.