E’ stato emanato il “Vademecum dei Comuni” con cui fornire ai Sindaci dei territori ricadenti nei crateri sismici, tutti gli elementi normativi utili ai fini della ricostruzione pubblica e privata. Lo scopo del Vademecum è quello di fornire ai primi cittadini una trattazione a norme vigenti degli adempimenti che i Comuni sono chiamati a svolgere per contribuire in maniera rapida ed efficace alla ricostruzione. Il documento si articola in tre macro aree: produzione di strumenti urbanistici dedicati alla ricostruzione; adempimenti edilizio-urbanistici per la ricostruzione privata; interventi per la ricostruzione pubblica e per le scuole.
Nel testo viene riservata un’apposita sezione agli interventi edilizi di “immediata esecuzione”, poichè dalle stime effettuate risulta che circa un terzo degli edifici danneggiati abbia subito un “danno lieve” e che pertanto possa essere riparato rapidamente tramite interventi di immediata esecuzione, permettendo così ai cittadini di rientrare nelle loro case. Uno dei principali scopi del documento, infatti, è quello di favorire la ripresa delle attività produttive incoraggiando, seppure in termini di massima sicurezza, il ritorno nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro che abbiano subito lievi danni. Per tale ragione, nel Vademecum viene sottolineato che questo tipo di ricostruzione veloce, trova un percorso a se stante rispetto agli altri interventi.
Grande attenzione, viene posta altresì sugli interventi edilizi di “Ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione” che riguardano circa il 70% delle riqualificazioni necessarie. Nel documento vengono forniti ai Sindaci tutti gli elementi normativi utili per la veloce riapertura degli edifici pubblici e in particolare delle scuole, citando le relative ordinanze emanate nel tempo: n. 14 del 2016, nonchè n. 33 e n. 37 del 2017. In caso costruzione di nuovo edificio scolastico al posto di quello esistente, i primi cittadini dei comuni interessati dovranno individuare l’area in cui realizzare il nuovo edificio “pena lo stralcio dell’opera dalla lista degli interventi finanziati”, si legge nel testo, attestando poi la fattibilità dell’intervento stesso.
Per consentire la ricostruzione dei centri storici, infine, il vademecum dà mandato ai Sindaci di perimetrarne le aree, disponendo improrogabilmente interventi unitari su porzioni di aggregati strutturali, oppure di delocalizzare obbligatoriamente gli edifici che si trovano in zone a grave instabilità dinamica. Il documento porta la firma di Paola De Micheli, commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici dello scorso anno.