Ai blocchi di partenza l’intesa programmatica tra il Parco italiano della Sila e il Parco serbo Djerap grazie all’accordo tecnico bilaterale tra Italia e Serbia, alla presenza dei due rispettivi ministri dell’Ambiente. Un documento importante per incrementare la preservazione della biodiversità e la tutela dei rispettivi ecosistemi. Alla base del piano l’impegno comune per una strategia contro i cambiamenti climatici, per il miglioramento della qualità dell’aria e per una maggiore tutela delle riserve naturali. Questi i temi in piena convergenza a seguito dell’incontro tra il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il suo omologo serbo, Goran Trivan.
“Si formalizza così un percorso che unisce Italia e Serbia nel segno della tutela ambientale, dello scambio di tecnologia e di know how ma non solo. L’ambiente è una porta di ingresso per un dialogo che guarda al complessivo percorso politico che riguarda l’Europa e i Balcani nel complesso”. Lo ha dichiarato il titolare dell’Ambiente Costa, a Belgrado per la firma del memorandum of understanding con il ministro serbo dell’Ambiente Goran Trivan.
“La pace è la conditio sine qua non per poter portare avanti la strategia – ha sottolineato Goran Trivan -. Siamo d’accordo che l’ambiente e la tutela dell’ambiente siano l’argomento numero uno che permette di dialogare anche laddove ci sono delle problematiche di fondo. E, considerando che con questa Commissione europea l’ambiente è fondamentale, con il vostro aiuto questo sarà il binario sul quale muoverci per poter ottenere i risultati per la tutela ambientale ormai irrinunciabili. L’Italia in questo sarà mentore, anche perché ha dimostrato di voler costruire un futuro diverso per tutta la regione dei Balcani. Questo è solo l’inizio di una cooperazione molto intensa tra i nostri ministeri e i nostri due Paesi”.
“C’è il pieno sostegno del governo italiano – ha concluso Costa – al percorso europeo della Serbia, in continuità con quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Conte nel corso della sua visita a Belgrado lo scorso marzo”.
In occasione della visita al Parco nazionale e all’area del Centro informatico dedicata alle scienze naturali, la delegazione italiana ha recepito informazioni sulla tutela delle caratteristiche biogeografiche della zona interessata, oltre che sugli ecosistemi e la biodiversità delle specie vegetali e animali che rendono questo Parco nazionale un particolare museo della natura e parte importante del patrimonio geologico, storico e culturale europeo e mondiale.