Londra dichiara guerra allo smog anche attraverso alcuni dei suoi simboli più famosi: i taxi e gli autobus. I primi diventano elettrici e i secondi si stanno sperimentando a idrogeno. Se però quest’ultima strada è ancora un po’ lunga da percorrere, i taxi a zero emissioni circolano già.
L’ente responsabile dei trasporti pubblici a Londra (Traffic for London, TfL) investirà 18 milioni di sterline per consentire la circolazione dei nuovi taxi, che a partire dal 2018 dovranno essere elettrici. L’investimento, ha spiegato il TfL, servirà per aggiornare la rete elettrica cittadina in modo da consentire l’installazione delle stazioni di ricarica necessarie.
L’ammodernamento della rete permetterà alle compagnie elettriche di dotare Londra di 300 stazioni di ricarica entro il 2020, di cui 75 entro la fine di quest’anno. Si tratta di stazioni rapide, che consentono di ricaricare la batteria delle auto nel giro di alcuni minuti.
Parte dei punti di ricarica sarà utilizzabile esclusivamente dai taxi. A partire dal primo gennaio 2018, infatti, i nuovi ‘black cabs’ immatricolati dovranno essere veicoli elettrici, come previsto da una legge del 2015 che punta a ridurre l’inquinamento. Altre stazioni di ricarica potranno invece essere usate anche dai cittadini che possiedono auto ecologiche.
I nuovi Metrocab di Londra sono stati l’anno scorso i primi taxi elettrici al mondo ad avere la licenza per circolare su strada. Sono datati di un piccolo motore a benzina, accoppiato ad un generatore (Range Extender) che viene utilizzato per ricaricare la batteria o fornire energia direttamente ai motori. Sono stati studiati anche loro per rispondere alle nuove regole di Londra. Grazie ai nuovi taxi elettrici si stima che le emissioni di CO2 verranno ridotte del 75% e ci potrebbe anche essere un calo delle tariffe visto che i costi di utilizzo si abbasseranno di 20-40 sterline al giorno.