Le novità per la Tassa sui rifiuti arriveranno dal 1° gennaio 2020. Cambieranno i criteri di calcolo all’insegna della semplicità e della trasparenza. Le nuove regole le ha fissate ARERA che, lo scorso 31 ottobre, ha varato il “metodo tariffario per il servizio integrato di gestione dei rifiuti”, allo scopo di mettere ordine nel groviglio di norme e regolamenti che caratterizzano ogni Comune in merito all’applicazione della TARI. L’ARERA, infatti, ha stabilito una metodologia unica, sul modello del settore idrico, per fissare i parametri d’individuazione dei «costi efficienti» e gli obblighi di trasparenza nella definizione della tassa. In altre parole, l’imposta sarà calcolata sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti e smaltiti in relazione ai costi di servizio. Inoltre, eventuali variazioni tariffarie dal 2020 in poi dovranno essere giustificate soltanto in presenza di miglioramenti di qualità del servizio o per l’attivazione di servizi aggiuntivi per i cittadini. Illegititmi, dunque, eventuali aumenti arbitrari e ingiustificati delle tariffe. Infine, i gestori dovranno rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti introducendo la Carta della Qualità del servizio smaltimento rifiuti e i documenti per la riscossione della TARI. Nel dettaglio, saranno regolati dal nuovo metodo tariffario i seguenti servizi:
-spazzamento e lavaggio strade
-raccolta e trasporto
-trattamento e recupero dei rifiuti urbani
-trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani
-gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti
Resteranno, invece, escluse dalla TARI alcune voci, come la raccolta, trasporto e smaltimento amianto da utenze domestiche; la derattizzazione; la disinfestazione zanzare; lo spazzamento e sgombero della neve; la cancellazione scritte vandaliche; la defissione di manifesti abusivi; la gestione dei servizi igienici pubblici; la gestione del verde pubblico; la manutenzione delle fontane. Sarà introdotta anche la Carta della Qualità, un documento per migliorare la trasparenza del settore nei confronti dei contribuenti, in base al quale ogni Comune dovrà obbligatoriamente pubblicare e trasmettere al consumatore informazioni su come vengono calcolati i costi della TARI e come verranno utilizzati gli introiti dall’ente comunale per lo svolgimento del servizio. Non solo. La Carta della Qualità dovrà contenere inoltre le informazioni relative al calcolo della tassa, i documenti per la riscossione, le singole voci di addebito, le modalità di pagamento, le madalità per effettuare reclami o chiedere chiarimenti, i recapiti del responsabile del procedimento e la possibilità di esprimere giudizi sulla qualità del servizio offerto.