La polemica scoppiata sulla Tari ‘gonfiata’ da alcuni Comuni sta innescando le prime reazioni concrete, oltre alle denunce verbali. Si attende uno ‘schema interpretativo’ del Ministero dell’economia per fare chiarezza, mentre sono state avviate verifiche in diverse realtà locali. E’ intervenuto lo stesso presidente dell’Anci, Anto Decaro, per ridimensionare il fenomeno: “Il problema del caos legato al calcolo – ha detto – è accaduto in pochi Comuni, per poche utenze e cifre molto basse. Non c’è dolo, non è vero, come dice qualcuno, che c’è stato così un aumento del gettito”. Fioccano però i primi annunci dei Sindaci, che promettono modifiche alla tassa dopo attenti controlli.
Il Sindaco Sergio Abramo ammette: “A Catanzaro i casi sono pochi, 530, per circa 32mila. Si tratta di una cifra irrisoria rispetto ai 13-14 milioni di euro di Tari”.
A Milano, a quanto si apprende dal Comune, si parla di circa 12 milioni di euro, relativi al 2017, per pertinenze-box. L’amministrazione è in attesa della circolare del Mef per poi muoversi sulla base di quanto sarà messo nero su bianco dal dicastero. Certamente la strada sarà quella di rivedere il regolamento della Tari, approvato nel 2014, e decidere come procedere con i rimborsi per chi abbia pagato più del dovuto, non è escluso, attraverso uno ‘sconto in bolletta’ e una redistribuzione degli oneri.
Anche il Comune di Siracusa, dove pure il problema si è verificato, sta studiando il da farsi. “E’ chiaro – osserva l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani – che nei confronti dei cittadini bisogna avere equità e ristabilire il canone dovuto. Abbiamo ancora la quinta rata di dicembre – spiega – aggiungendo che un’ipotesi potrebbe essere quella di “alleggerire quella la rata” a chi ha già pagato in eccesso. “Il regolamento della Tari va modificato se necessario”, conclude.
Ad Ancona, il Sindaco Valeria Mancinelli, ha spiegato di essere in attesa delle direttive del Ministero. “Finché non avremo indicazioni in questo senso, per non fare ulteriore confusione – osserva – aspettiamo ad adottare provvedimenti di qualsiasi natura, ma i nostri concittadini devono essere certi che non appena il Governo darà direttive chiare a tutta Italia su come deve essere calcolata la Tari, noi lo faremo d’ufficio”.
Se alcuni Comuni ammettono e corrono ai ripari, altri negano come a Reggio Calabria: “Abbiamo fatto le dovute verifiche. Il Comune ha applicato la parte variabile in modo corretto. Non siamo interessati da questo impasse in cui sono caduti molti Comuni”, ha dichiarato l’assessore comunale al Bilancio, Irene Calabrò. Tutto regolare anche a Porto Torres, assicura il Sindaco Sean Wheeler: “Gli uffici hanno calcolato correttamente la Tari, pertanto gli utenti hanno ricevuto delle richieste di pagamento regolari”.