L’ARERA ha pubblicato in data 9 luglio 2019 un comunicato stampa con il quale informa che, in attuazione della DELIBERA n. 303/2019, entro il 31 ottobre verrà presentata la proposta di metodo tariffario per il settore dei rifiuti, destinata ad unificare la complessità delle tariffe e delle imposte sui rifiuti urbani (anche differenziati) urbani e assimilati. Viene ricordato che entro la fine dell’anno i Consigli comunali devono approvare le tariffe della RAEI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
La pubblicazione del metodo tariffario entro il 31 ottobre risponde allo scopo di fornire gli elementi necessari per includere i principi già in fase di approvazione per il 2020. La delibera ARERA n. 303/2019 contiene alcuni importanti passaggi destinati a disciplinare il procedimento tariffario, tra i quali: la definizione dei criteri di monitoraggio e di riconoscimento dei costi a applicare nelle annualità 2028 e 2019; l’introduzione di una metodologia tariffaria per il riconoscimento dei costi efficienti della gestione del ciclo rifiuti a partire dal 2020; l’avvio di adeguate attività informative e formative per la corretta adozione dei piani finanziari richiesti entro l’anno; l’avvio di attività di confronto tra le varie istituzioni coinvolte, allo scopo di definire procedure di validazione dei dati e modalità di approvazione dei piani finanziari in conformità con le esigenze di veridicità e di coerenza tra corrispettivi e costi efficienti. Come è noto, l’art. 1, comma 527, della Legge n. 205/2017, assegna all’ARERA le funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani e assimilati, con i medesimi poteri e nel quadro dei principi, delle finalità e delle attribuzioni, anche di natura sanzionatoria, stabiliti dalla Legge n. 481/1995. Fra tali funzioni: la predisposizione e l’aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti, a copertura dei costi di esercizio e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio “chi inquina paga”.
Articolo realizzato in collaborazione con la redazione della rivista Finanza Territoriale
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