Secondo lo studio effettuato dai consiglieri dalla Svimez, Pica e Tancredi, “Le spese per la cultura nel Mezzogiorno d’Italia”, nel 2013 per ogni cittadino del nord è stato speso per cultura il 35% in più rispetto a quanto è stato speso per un cittadino del sud. Guardando alla spesa complessiva del settore cultura per circoscrizione, dal 2000 al 2013 il Sud ha subito un taglio del 30,6%, passando dai 126 euro pro capite del 2000 agli 88 del 2013, mentre il Nord Italia ha subito un taglio del 25% nello stesso periodo di tempo, passando da 177 euro pro capite del 2000 a 132 del 2013. Da rilevare, in particolare, è il peso dei tagli negli anni 2009-2012, ossia quelli di massima crisi, dove la cultura al sud è passata dai 45 euro pro capite del 2009 ai 17,3 del 2011, per poi risalire a 19,6 nel 2013. Non a caso dal 2007 al 2013 la stessa spesa è crollata del 55% al sud, contro il 39% del nord.
Andando ad analizzare la spesa per la cultura delle amministrazioni centrali, locali e regionali, emerge che a livello nazionale le quote in conto capitale sono crollate, dal 2000 al 2013, del 49% e al Sud del 48%. In altri termini, i 52 euro pro capite del 2000 sono diventati, nel 2013, poco più della metà (26,5) a livello nazionale.