Secondo i rilievi della Polizia stradale e dei Carabinieri (ai quali si dovranno aggiungere poi quelli delle Polizie locali) nell’ultimo fine settimana di aprile, rispetto al corrispondente week end del 2017, nel nostro Paese è diminuito seppure di poco il numero complessivo dei sinistri (600 rispetto ai 608), in aumento invece quello dei feriti (420 contro i 410 del 2017). In leggera crescita anche il numero delle vittime con 15 decessi, rispetto ai 14 dello scorso anno. Dati che debbono far riflettere anche i giovanissimi, già protagonisti della strada come pedoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori, nonchè futuri automobilisti.
Per questo motivo sono tanti i progetti di educazione stradale avviati nelle scuole con l’antesignano portale “Edustrada” che rientra tra le varie iniziative messe in campo dal Miur, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Polizia stradale, Aci, Fondazione Ania, Federazione italiana motociclisti, Federazione ciclistica italiana e Associazione Guarnieri. Da alcuni anni, le scuole hanno a disposizione un contenitore tematico su materiali, concorsi, iniziative e progetti didattici. L’offerta formativa è programmata in collaborazione con i partner istituzionali ed è disponibile dai primi mesi dall’avvio dell’anno scolastico. Con le nuove metodologie è inoltre possibile effettuare monitoraggi sempre più dettagliati su progetti territoriali e nazionali per programmare in maniera mirata iniziative e progetti di prevenzione e di educazione stradale.
“La tradizionale collaborazione tra Aci e Miur – ha dichiarato il direttore dell’Automobile Club d’Italia per l’Educazione stradale, la mobilità e il turismo, Enzo Leanza – trova nell’opportunità offerta dal portale ‘Edustrada’ la modalità digitale più efficace per portare a conoscenza di tutte le scuole i programmi info-formativi di Aci, realizzati negli ultimi anni e in costante aggiornamento per rispondere al meglio alle sempre nuove esigenze di studenti e docenti. Fare sistema è la migliore strategia per raggiungere il maggior numero di giovani con attività formative realizzate in sinergia da tutti i partner istituzionali. L’Aci e gli Automobile Club che operano sul territorio confermano il proprio impegno quotidiano in questo programma condiviso di educazione alla sicurezza stradale, finalizzato a rendere i ragazzi sempre più informati e consapevoli dei rischi della strada”.
“Per combattere l’incidentalità stradale nel nostro Paese – ha aggiunto il segretario generale della Fondazione Ania, Umberto Guidoni – è fondamentale fare rete. È un concetto sul quale abbiamo basato la nostra azione negli anni e, alla luce dei risultati positivi ottenuti in termini di riduzione del numero e della gravità degli incidenti tra i giovani, possiamo dire che la strada è quella giusta. Un progetto come ‘Edustrada’ rappresenta la perfetta sintesi della sinergia che ci deve essere tra settore pubblico e settore privato, un’azione coordinata nella quale ognuno fa la propria parte: associazioni, istituzioni, scuole, famiglie e forze dell’ordine. La sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole è fondamentale per orientarli verso il rispetto delle regole della strada. È una ferma convinzione anche del settore assicurativo che, proprio per questo, attraverso la Fondazione Ania, continua ad investire in progetti come ‘Edustrada’ che, dallo scorso novembre ad oggi, ci ha consentito di avviare importanti attività nelle scuole coinvolgendo oltre 3.000 ragazzi in varie città d’Italia: 2.000 nel tour che si è svolto a dicembre dedicato alla guida sicura in auto e oltre 1.000 nel tour che parte proprio oggi da Cosenza e che sarà dedicato alla sicurezza su motocicli e ciclomotori”.