Anche nel Belpaese come nelle grandi città del resto d’Europa e in quelle americane è arrivato l’ok istituzionale all’uso di piccoli mezzi di trasporto a batteria come monopattini e segway. La microbolità elettrica di piccola taglia è un settore in continua evoluzione cui guardare con attenzione. L’utilizzo diffuso di questi mezzi, infatti, potrebbe in parte decongestionare il traffico, alleggerendo anche il carico di emissioni inquinanti. E proprio per sostenere la diffusione della micromobilità, promuovendo l’utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili, nelle nostre città è stata autorizzata la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini. A tale fine, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del titolare delle Infrastrutture e dei trasporti, sono stati altresì definite le modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione.
Per finanziare interventi rivolti alla progettazione delle autostrade ciclabili, è stato istituito, dal Mit, il Fondo per le autostrade ciclabili con uno stanziamento di 2 milioni di euro per l’anno in corso. Con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, vengono definite le modalità di erogazione delle risorse del predetto Fondo, nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettivo utilizzo da parte degli Enti territoriali delle risorse erogate a sostegno del suddetto fine.
“Finalmente – ha detto il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini – è stata autorizzata la sperimentazione nelle città della circolazione su strada di veicoli di mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica come segway, hoverboard e monopattini, al fine di promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili. Questi mezzi leggeri e a emissione zero sono un pezzo della mobilità del futuro – ha aggiunto Zanchini – di cui, però, ad oggi il codice della strada vieta assurdamente la circolazione nelle strade delle nostre città. Sono mezzi sempre più economici, che si possono facilmente caricare su un treno o un autobus, per consentire di integrare la parte di percorso fatta con i mezzi pubblici […]”.
La mobilità urbana vuole cambiare volto. Il numero delle persone che si muovono in bicicletta è in aumento così come l’offerta dei mezzi in condivisione (sharing mobility). A questo quadro si aggiunge ora la mobilità elettrica di piccola taglia, ossia i piccoli mezzi dedicati al trasporto di una persona. Monopattini, monoruota, segway, skate, hoverboard, leggeri e facilmente trasportabili (in treno, in metro, in auto) ricaricabili a casa o in ufficio, stanno riscuotendo un successo crescente per brevi spostamenti urbani. Non inquinano e permettono di percorrere dai 3 ai 5 chilometri rapidamente, aggirando (almeno in parte) lo stress da traffico e la ricerca, spesso critica, di un parcheggio. In Italia nel 2017, a fronte di circa 2.000 auto elettriche vendute, sono stati acquistati oltre 50.000 mezzi di mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica. L’autorizzazione alla sperimentazione della micromobilità nasce con l’obiettivo di comprendere quali mezzi siano adeguati per la circolazione su strada e quali caratteristiche e requisiti di sicurezza debbano avere, al fine di realizzare una normativa mirata ad agevolare e promuoverne l’uso anche in termini di sicurezza.