Un boato impressionante, polvere, e grida poi le sirene dei soccorsi, un gran via vai in cerca di qualche speranza. Ma per molti passeggeri che erano sui due convogli le lamiere accartocciate dei treni scontratisi ieri sono divenute trappole micidiali, mortali. Ai lati del binario unico della linea Ferrotranviaria, al confine tra i comuni di Andria e Corato, i soccorritori hanno trovato una scena apocalittica. L’impatto tra i due treni è stato devastante. A metà di una lunga curva, rendendo perciò vana la possibilità di rallentare la marcia dei due convogli, il tragico scontro. Sembra vi sia stato un “alt” detto al telefono e non raccolto. Subito dopo una scena irreale. “È un disastro, come se fosse caduto un aereo – ha detto il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli”. Vigili del Fuoco, medici e paramedici, protezione civile, polizia, carabinieri, vigili urbani hanno con molta fatica raggiunto la zona perché il luogo del disastro si trova in piena campagna. Difficoltà superate con prontezza e grande professionalità dai soccorritori, arrivati con tutti i mezzi possibili. Vittime e feriti sono stati trasportati negli ospedali della zona, alcuni, i più gravi, in elicottero sino a Bari. Il sopraggiungere della notte non ha fermato l’attività dei soccorritori, così in serata il treno proveniente da Bari e diretto a Barletta, quello che verrà ricordato come uno dei peggiori incidenti ferroviari del nostro Paese, è stato rimosso dai binari. I vigili e tanti volontari hanno continuato a lavorare anche al buio, con l’ausilio dei riflettori, per aprire le lamiere dove si temeva potessero essere altri corpi. Oggi si contano 27 vittime e 50 feriti. All’origine dell’incidente un errore umano. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto di “accertare subito e con precisione responsabilità insieme ad eventuali carenze”, ed il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha assicurato che verrà fatta chiarezza su quanto accaduto.