Il governo ha avviato “la procedura per l’assunzione di 2.800 figure specialistiche da destinare alle Regioni, alle Città Metropolitane ed ai Comuni, nonché all’Amministrazione centrale, per dare supporto nell’attuazione delle misure ed azioni progettuali che partiranno nei prossimi mesi”. Lo ha detto la ministra per il Sud, Mara Carfagna, nel corso di un’audizione in parlamento sul Piani di ripresa e resilienza. “Si tratta – ha aggiunto – dell’avvio di un più ampio processo di assunzioni, che vuole essere rigenerativo, per costruire un nuovo rapporto di fiducia, tra l’apparato pubblico ed i cittadini e le imprese. La buona riuscita delle varie programmazioni, risiede infatti nella capacità di garantire l’adozione di atti e provvedimenti in tempi certi e brevi.
Il Mezzogiorno ha a disposizione per investimenti altri 100 miliardi di euro, oltre a quelli previsti dal Pnnr. “Entro il 2029 – ha aggiunto la ministra per il Sud – andranno spesi gli oltre 80 miliardi previsti per i Programmi europei per la coesione 2021-2027, mentre la programmazione dei 73 miliardi del Fondo per lo sviluppo e la coesione (nella formula “80 Sud, 20 resto del Paese”), si estende fino al 2032. Per il meridione, questo significa – escluso il PNRR, su cui tornerò – circa 100 miliardi di risorse disponibili su un orizzonte temporale di pochi anni. Programmarli è un impegno gravoso, saperli investire e spendere sarà una vera e propria responsabilità storica che le istituzioni si assumono nei confronti del Paese e soprattutto delle generazioni future. Ripeto: ora o mai più”.
Il dialogo con le parti sociali, L’Anci e i governatori, “culminerà i prossimi 23 e 24 marzo in una due giorni di ascolto e confronto, una vera e propria Consulta Pubblica sul futuro del Mezzogiorno, aperta ai contributi di tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche e private, gli attori sociali e alcune delle voci più autorevoli del dibattito sul Sud”. Ha concluso la ministra Carfagna.