Nell’ambito del decreto Mezzogiorno, la commissione bilancio del Senato ha approvato l’emendamento che accoglie la proposta di Anci di eliminare le sanzioni ai comuni sotto i tremila abitanti che non hanno inviato all’Istat i dati sulle rilevazioni statistiche dei permessi costruire relativi all’anno 2015.
“Un risultato positivo per Anci, che da subito si è impegnata per fare in modo anzitutto che i comuni più piccoli non fossero gravati da tali sanzioni risalenti a obblighi del 2015 e più in generale che si evitasse il ripetersi di problemi analoghi per gli anni successivi”.
Anci e Istat, a seguito di numerosi confronti hanno ritenuto opportuno che per quanto concerne i dati statistici relativi al 2016 l’Istat conceda un più lungo arco temporale per raccogliere le informazioni, e per il 2017 hanno stabilito la soglia dei 20 mila abitanti per identificare i comuni sanzionabili per la mancata rilevazione statistica.
Anci Liguria, dove i comuni con meno di tremila abitanti sono 162, è stata, insieme a Anci Piemonte, tra le associazioni regionali più attive e propositive per affrontare e superare il problema, che per realtà demograficamente con minore dimensioni è gravoso e sproporzionato.
“La situazione ci è stata presentata in primis dai comuni di Ranzo (Imperia), Giustenice, Crocefieschi (Genova), Vessalico (Imperia), ma vista la dimensione demografica dei comuni liguri, ci siamo sentiti in dovere di agire non solo per affrontare la contingenza delle sanzioni, ma per trovare un accordo con Istat affinché si tenga anche in futuro conto delle difficoltà che i comuni piccoli possono incontrare nella gestione di adempimenti così gravosi – ha dichiarato Pierluigi Vinai, direttore generale di Anci Liguria – Per questo motivo Anci Liguria ha supportato da subito gli amministratori locali interessati, aprendo un tavolo tecnico con Istat affinché siano prese attentamente in considerazione le specificità dei piccoli Comuni”.