Da stamani gli allevatori e gli agricoltori delle zone terremotate, e quindi di Lazio Umbria, Marche e Abruzzo, sono in protesta davanti a Montecitorio a seguito dei ritardi che sta subendo tutta l’economia del territorio. All’iniziativa sono presenti i Sindaci dei comuni colpiti dal sisma con i rappresentanti della Coldiretti delle diverse realtà locali insieme al Presidente Nazionale, Roberto Moncalvo, che incontrerà i principali rappresentanti Istituzionali.
Nella giornata viene presentata l’iniziativa di Coldiretti denominata #stalletradite; una denuncia, quella di Coldiretti, sui gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali dove si sommano inefficienze, incompetenze e furberie. Al di là delle parole parlano i numeri. E questi sono impietosi: 10 mila bestie morte a seguito del sisma che si è abbattuto nel centro Italia. A questo si aggiunga il maltempo che ha flagellato le zone interessate dal terremoto ed ecco che la frittata è servita.
A tutt’oggi gli allevatori non sanno dove poter alloggiare i propri animali. Quasi il 90% delle bestie, infatti, non ha un posto dove poter riposare. Ecco, quindi, che maiali, mucche, galline e pecore sono esposti alle intemperie del tempo che generano malattie e morte. Non solo; anche la produzione di latte è drasticamente scesa sotto dei livelli impensabili. Ovviamente la stessa problematica riguarda le coltivazioni, visto che i terreni agricoli fertili non sono agibili come dovrebbero. E se ci si aggiunga la difficoltà di non poter usufruire di una viabilità certa, ovverosia della possibilità di un facile raggiungimento delle aree coltivabili, ecco che l’economia di un territorio vastissimo è letteralmente al collasso.
Le tante eccellenze presenti in questo territorio, e conosciute in tutto il mondo, sono a rischio raccolto, e magari anche ad estinzione.
E’ il caso della lenticchia di Castelluccio Di Norcia, che solitamente viene seminata in questo periodo ed è fortemente in pericolo di semina. Anche i pregiati ulivi delle aree terremotate dell’Abruzzo sono stati praticamente decimati dagli effetti del maltempo con quasi 1 milione di piante distrutte.
Con #stalletradite la Coldiretti vuole evidenziare l’inadeguatezza delle politiche intraprese per questi territori. Lo stesso Presidente di Coldiretti afferma che “è necessario un nuovo inizio per scongiurare il rischio concreto della desertificazione con una robusta cintura di sicurezza fondata sull’economia agricola e turistica, delle zone colpite ed in quelle immediatamente adiacenti”. Infine Moncalvo alza un grido di dolore verso la necessità di intervenire per eliminare “una nervatura burocratica tanto pervasiva, quanto lontana e sorda nel recepire le esigenze determinate da un evento drammatico come il sisma.”
Insomma, #stalletradite vuole essere uno strumento che porti ad una dimensione che sia più vicina a queste comunità così tanto martorizzate dalla natura. Ma non solo, evidentemente, dalla natura.